domenica, ottobre 22, 2023

LE NOMINE. Sanità, Lombardo va oltre il sorteggio “Tripadvisor per scegliere i manager”

Raffaele Lombardo

L’ex governatore raduna i dirigenti Mpa: “Votino i cittadini come ai ristoranti”

Dopo il sorteggio, è il tempo di “Tripadvisor” per i manager sanitari siciliani. L’idea è di Raffaele Lombardo. L’ex governatore è tornato e lancia un “ SanitAdvisor” per la scelta dei soggetti interessati: «Facciamo dare i voti ai cittadini». Fortificato dalla federazione con la Lega di Matteo Salvini, Lombardo raduna i suoi dirigenti a Catania e lì lancia moniti agli alleati e ponti d’oro alle forze moderate. Attacca alcune scelte del governatore Renato Schifani in asse con Totò Cuffaro senza mai nominare nessuno dei due. 


Parte da lontano, tende la mano al sindaco di Siracusa Francesco Italia ( Azione), sul Ponte sullo Stretto difende la posizione di Antonello Cracolici, con cui l’alleanza negli anni al governo della Regione lo ha portato a guidare una giunta insieme al Pd. Ma soprattutto lancia un monito agli alleati: «In Sicilia ci sono tre poli, FdI, FI e questo patto federativo tra noi e la Lega, alla stessa stregua. Non abbiamo né il presidente della Regione, né dell’Assemblea, abbiamo qualche passo da recuperare». 
Ma il vero nodo resta la sanità.Ed è su quello che cambia registro e si infervora, al partire dalla difesa della riforma del suo ex assessore alla Salute Massimo Russo, che trovò il via libera dell’Ars nel 2009 e ancora oggi disegna il volto del sistema sanitario nell’Isola. «Vogliono aumentare le unità sanitarie locali, come una volta. Noi le abbiamo ridotte e adesso, col sistema sanitario è in una condizione disastrosa, propongono di aumentarle ». Ricorda le grandi convenzioni attivate negli anni del suo governo, dal Rizzoli a Bagheria, fino al Bambin Gesù a Taormina. «Adesso— attacca — in questa grande confusione non si capisce dove andiamo a parare». 
Per Lombardo bisogna « potenziare i piccoli ospedali, che altrimenti chiuderanno. Si è fatto un gran parlare di ospedali di comunità e ora li facciamo chiudere,consentendo che il personale fugga? Si facciano gli ospedali riuniti: sarà il direttore generale a disporre che il primario vada a lavorare sei mesi, ad esempio, a Bronte e altri sei a Caltagirone. Anzi, glielo si scriva nel contratto: chi partecipa ai bandi, sappia che dovrà portare la sua competenza anche fuori». 
Le parole chiave, per il leader degli autonomisti, sono due: ospedale e pubblico. «Non vorrei — è il suoj’accuse — che questa incertezza ci portasse a smantellare il pubblico, che si svuota per gli stipendi da fame che assicuriamo rispetto alle indennità auree nel privato». 
Così ecco l’invettiva sulle recensioni ai manager della sanità, non senza un passaggio sullo scontro sulle nomine: «Finiamola, c’è qualcuno che gioca. C’è un bando e parla chiaro: esiste un unico elenco di idonei. Altrimenti finisce a casino. Nei ristoranti ci sono le recensioni. Chi gestisce un b& b fa l’impossibile per coccolare i propri clienti, gli fa trovare i pasticcini, per avere un buon voto. E allora, anche sui manager — conclude — facciamo dare i voti ai cittadini». — m.d.p. 

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