lunedì, ottobre 30, 2023

L’ultimo abbraccio a Leoluca Costanzo, ex consigliere comunale del Pci di origine corleonese

Leoluca Costanzo

Dieci anni dopo... ricordiamo ancora il consigliere comunale del Pci a Venaria Reale (To) Leoluca Costanzo, originario di Corleone, amico di Placido Rizzotto, ferito a Portella della Ginestra durante la strage del primo maggio 1947. 

L’ultimo abbraccio a Leoluca Costanzo, ex consigliere comunale del Pci

Un “compagno” di altri tempi, di quelli che vivevano per la politica e si battevano per difendere gli ideali e le istanze dei lavoratori e degli operai. Era questo Leoluca Costanzo, l’ex consigliere comunale del Partito Comunista negli anni ’70, scomparso all’età di 84. 


Costanzo, classe 1929, era nato a Corleone, nel quartiere del “Beato Bernardo” o anche conosciuto come “Ponte Nuovo”. 

Orfano di padre già nei primi anni di vita, Costanzo è stato un vero amico di Placido Rizzotto, esponente della Cgil rapito e successivamente ucciso a Corleone il 10 marzo del 1948, mentre stava andando da alcuni compagni del Partito Socialista Italiano. 

Il primo maggio del 1947 era fra i partecipanti della festa dei lavoratori a Portella della Ginestra, quando una serie di raffiche di mitra – sparate da uomini vicini al bandito separatista Salvatore Giuliano – portarono all’uccisione di 11 persone e al ferimento di altre 27, fra cui lui stesso.

A metà anni 60 si trasferì in Piemonte . Contestualmente aveva proseguito la sua militanza nel Pci e la carriera sindacale.

Grazie al Pci divenne a metà anni ’70 un consigliere comunale. Ed è lì che si saldò ancor più la sua amicizia con Filippo Maiuri, esponente della Dc nato anch’egli a Corleone. 

“Ho perso un amico" – commenta – un uomo straordinario che nonostante le diverse ideologie si è sempre cercato di battagliare per il bene sociale. 

Quando si andava alla Festa dell’Unità e ci si dirigeva verso la zona delle grigliate, trovavi sempre e solo una persona, ovvero Leoluca. 

Per il partito avrebbe dato anche l’anima, cosa che oggi non sarebbe immaginabile”. Alle esequie, celebratesi mercoledì 23 presso la chiesa di San Lorenzo, era presente gran parte del mondo politico cittadino, con il labaro comunale listato a lutto.

“Leoluca credeva nella politica – commentano – nell’attività consiliare e nelle battaglie operaiste. Un uomo che si è distinto per l’impegno sociale e per l’affermazione della legalità”. 

Fabio Ugolini 

30 ottobre 2013, provincia di Torino, Venaria Reale  

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“Era mio zio... uno tra i pochi grandi uomini”, scrive Francesca Cuccia. 

“Questo uomo era speciale, sapeva trasmettere i valori nel modo più semplice e la sua ironia era la sua forza per esorcizzare tutto il grande dolore che portava dentro. I suoi occhi guardavano con gli occhi di chi aveva visto prima di dover vedere e il suo amore per la gente era l'amore puro e sincero che aveva ricevuto da un padre e una madre speciali come lui. Orgogliosa di uno zio così... di una famiglia così...

Immagino la sua semplice ironia anche in cielo... e lo vedo già amico di Dio.

Sarai sempre con noi 

a trovare soluzioni

a prenderci in giro 

a farci una grande risata...

Un abbraccio infinito!”

Francesca Cuccia

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