venerdì, giugno 02, 2023

La repubblica di Palermo

RICCARDO ORIOLES

Una volta c’erano parecchie cose che ti davano diritto a una bella scarica di legnate se eri giovane e avevi l’aria sbarazzina, ma fra queste non c’era la complicità con Falcone. 

A Palermo invece, il 23 maggio 2023 (segnati la data, la chiedono agli esami), gli studenti sono stati picchiati perché volevano mettere un fiore a Falcone. “Concorso esterno in associazione antimafiosa”. Da quel giorno la repubblica, che già prima non stava tanto bene, è diventata ufficialmente una res privata e la costituzione, che ogni tanto si cercava sempre di abolire, non è stata abolita più ma semplicemente ignorata.

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Tutta questa faccenda è stata un gran regalo per la mafia, che ormai non è più una mafietta ma un Potere Mafioso. Se a toglierti davanti i rompipalle ci pensa il Signor Prefetto e anzi direttamente il Governo, hai molto più tempo di prima per le cose serie. “Ma scusa, non lo facevano anche prima?”. Sì, ma prima lo dovevano fare di nascosto: ora invece è ufficiale, ed è un bel risparmio. Ma noi, che facciamo?

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Beh, possiamo fare una bella manifestazione di protesta alla prossima occasione, per esempio - fra un mese e mezzo - per Borsellino. Contenti?

Oppure, organizziamoci da subito per colpire mafiosi e soci nel loro punto debole: il portafogli. Levargli i soldi di tasca, col metodo La Torre. Referendum, legge, scioperi, autunno caldo per gli oligarchi mafiosi.

Si può? Parliamone, e ti raccontiamo come abbiamo fatto tutte le altre volte.

Riccardo Orioles


Il foglio dei Siciliani, 2 giugno 2023

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