mercoledì, aprile 19, 2023

Oggi si è svolta la conferenza d’organizzazione Auser di Palermo, l’associazione impegnata nell’invecchiamento attivo. “Risalita la china dopo la pandemia, riprese tutte le attività”

Un momento della conferenza di organizzazione 

Palermo 19 aprile 2023 – I temi del welfare, del volontariato civico, della promozione sociale, dell’invecchiamento attivo al centro della conferenza d’organizzazione dell’Auser Palermo che si è svolta oggi al circolo Sciascia, di via Nissa 1.

   In questi giorni si stanno tenendo le conferenze di organizzazione in tutti i circoli Auser, che culmineranno con la conferenza regionale del 16 e 17 maggio a Castelvetrano e la conferenza nazionale del 26 maggio a Roma. A Palermo l’associazione di volontariato Auser, che promuove l’invecchiamento attivo, nata negli anni ’90 da un’idea di Bruno Trentin,  è presente dal 1993 e conta oggi 19 circoli e 4 Università della terza età, con 2.900 iscritti tra città e provincia, (esclusi i comuni  del comprensorio Termini, Cefalù. Madonie). 
Una fase di riorganizzazione che servirà a fare crescere la “rete” tra le realtà Auser che operano sul territorio. Alla conferenza d’organizzazione hanno partecipato i presidenti del 19 circoli di Palermo ed erano presenti il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Spi Cgil Palermo Salvatore Ceraulo e il presidente Auser Sicilia Giorgio Scirpa.  

    “La pandemia ha influito molto sulla nostra attività e ha comportato una drastica riduzione del tesseramento anche se i nostri soci nei circoli sono sempre rimasti in contatto durante il lockdown, grazie ai gruppi whatsapp  e alle videoconferenze. Con il ritorno delle attività in presenza, abbiamo risalito la china”, dichiarano il presidente e il vice presidente dell’Auser Palermo Vincenzo Cangemi e Adele Cinà.

   Sono tutte riprese le attività che contraddistinguono il programma dell’Auser: gruppi teatrali e corali, attività motorie e culturali, turismo sociale, i tornei di carte e le serate danzanti i momenti di convivialità.

    “L’Auser si trova oggi a fare il bilancio delle attività anche alla luce delle incombenze burocratiche che l’applicazione del codice del Terzo Settore sta comportando e che richiede che i presidenti dei circoli, che svolgono questo ruolo con grande passione e senza alcun compenso, sappiano muoversi tra spid e firme digitali e che abbiano delle competenze informatiche. D’altro canto siamo posti di fronte anche a nuove sfide: la legge di riforma assegna al terzo settore il compito co-programmare e co-progettare assieme ai soggetti istituzionali il welfare nel territorio. Per fare questo ci siamo dati alcuni obiettivi: immettere dentro ai nostri circoli le nuove generazioni, fare formazione perché l’attività progettuale necessita di competenze, rafforzare i nostri circoli e farne nascere di nuovi”.  “E’ bene ricordare – aggiungono Cangemi e Cinà - che noi non abbiamo finanziamenti e viviamo esclusivamente di tesseramento, donazioni volontarie e 5 per mille.

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