sabato, aprile 01, 2023

Oggi a Camporeale la Cgil e l’Amministrazione comunale hanno ricordato Calogero Cangialosi, assassinato dalla mafia il primo aprile 1948. La nipote Sonia Grechi: “Nonno Calogero ha lottato per la libertà e la giustizia sociale, sacrificando la sua stessa vita”

Un momento della cerimonia davanti alla tomba
di Calogero Cangialosi 

Palermo 1 aprile 2023 - La Cgil Palermo, la Cgil di Camporeale e l’amministrazione comunale hanno ricordato stamattina Calogero Cangialosi nel 75mo anniversario della sua uccisione per mano mafiosa, avvenuta a Camporeale il primo aprile 1948. 

   Ad inizio della cerimonia, la Cgil e l’amministrazione comunale di Camporeale hanno deposto una corona di fiori sulla tomba di Calogero Cangialosi. Sono intervenuti Rosalia Bonura, della Cgil di Camporeale; il sindaco Luigi Cino; Nicola Maenza, ex sindaco di Camporeale che nel 1998 dedicò una piazza al sindacalista assassinato dalla mafia; e Dino Paternostro, responsabile Dipartimento Cultura e Memoria Storica Cgil Palermo. Erano presenti Enzo Rotolo ed una delegazione di lavoratori e pensionati, alcuni assessori e consiglieri comunali di Camporeale.  

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     Sonia Grechi, nipote di Cangialosi, da Grosseto in Toscana, dove abita, ha inviato  un messaggio, letto da Irene Paternostro: “Sono commossa e lusingata nel condividere con tutti voi questa giornata speciale nel ricordo del nostro amato compagno Calogero. Il mio cuore è stracolmo di orgoglio per la figura straordinaria di mio nonno, per il suo coraggio e spirito di altruismo dimostrato nella  lotta per la giustizia e la libertà della sua gente di Camporeale. Un sentito ringraziamento alla città di Camporeale, alla compagna Rosalia Bonura, al compagno Dino Paternostro, al sindaco Luigi Cino, e al segretario generale Spi Cgil Palermo Salvatore Ceraulo”. 

     “La legalità è fondamentale per poter vivere in una società civile, nel rispetto dei propri diritti e dei propri doveri

- ha aggiunto Sonia Grechi - La vita di ogni comunità esige che si combattano fino in fondo il cancro della corruzione, dello sfruttamento umano e lavorativo e il veleno dell'illegalità. Insieme ai nostri giovani non ci dobbiamo mai stancare di lottare per la verità e la giustizia. Voglio citare una frase del nostro Papa Francesco: “L'illegalità è come una piovra che non si vede: sta nascosta, sommersa, ma con i suoi tentacoli afferra e avvelena, inquinando e facendo tanto male. Nella giornata di oggi non dimentichiamo chi come nonno Calogero ha lottato per questi principi fondamentali della nostra vita, sacrificando la sua stessa vita è la sua esistenza, insieme all’esistenza della moglie e dei suoi quattro figli piccoli. Grazie a tutti voi, un abbraccio grandissimo con tutto il mio cuore”.

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