lunedì, aprile 03, 2023

A Corleone un murale dedicato a Francesca Morvillo

Il murale dedicato a Francesca Morvillo

di Salvo Palazzolo

L'iniziativa, voluta dall'amministrazione comunale, è stata realizzata da Andrea Buglisi

Corleone ricorda Francesca Morvillo, donna, magistrato, moglie di Giovanni Falcone, morta con lui e i poliziotti di scorta il 23 maggio 1992. Un ricordo molto particolare, che in questi giorni ha già attirato tantissima gente nella strada che porta alla piazza Falcone e Borsellino, mentre l'artista Andrea Buglisi era all'opera su una parete della scuola intitolata proprio alla giudice. Adesso, il grande murale raffigurante Francesca Morvillo è pronto. GUARDA LE FOTO

E' stato il Comune a commissionare l'opera all'autore già noto per la "Porta dei Giganti", con i murales di Falcone e Borsellino, realizzati a Palermo, nella zona dell'aula bunker. L'inaugurazione della nuova opera a Corleone avverrà il 17 aprile, alla presenza del fratello della giudice morta a Capaci, Alfredo. Quel giorno verrà presentato il libro "Non solo per amore" dedicato alla figura di Francesca Morvillo. Le autrici sono Cetta Brancato, Giovanna Fiume e Paola Maggio, la prefazione è dell'ex ministra della Giustizia Marta Cartabia, l'editore è Treccani.

"Viene spesso ricordata solamente come la moglie di Giovanni Falcone - scrivono le autrici - in realtà a Capaci è stata uccisa una magistrata prima che una moglie, la prima e unica nell’Italia delle stragi". Dal libro ne esce il ritratto di una donna "colta e riservata, una magistrata preparata, scrupolosa e schiva: nei 17 anni trascorsi alla procura per i minori affronta casi delicati, ricchi di implicazioni sociali e psicologiche con l’occhio attento al reinserimento dei giovani. In Corte di appello si occupa di centinaia di processi scottanti, come quello concluso con una condanna nel 1991 contro Vito Ciancimino per gli appalti della manutenzione di strade e illuminazione". Ciancimino, il politico nelle mani dei Corlenesi Riina e Provenzano. "In quella sentenza - ricordano le autrici - c'è una radiografia impietosa dell’amministrazione di Palermo, una vicenda paradigmatica che mostra la commistione di interessi privati, corruzione e connivenza della pubblica amministrazione, lo stretto intreccio tra gruppi mafiosi e coperture politiche".

"Oggi, abbiamo bisogno sempre più non di commemorazioni - aggiunge la professoressa Paola Maggio - ma di memoria viva. Così ricordiamo Francesca Morvillo, recuperando le sue parole".

Per Andrea Buglisi un'altra tappa del suo personale percorso che lo ha portato a rigenerare attraverso l'arte luoghi simbolo di Palermo. "Non amo dipingere le vittime di mafia perché si rischia di sminuirne il significato - dice - Va fatto quando si sente veramente. E io l’ho sentito solo per la Porta dei Giganti e per Francesca Morvillo. Mi auguro che il suo volto possa diventare un'immagine iconica, punto di riferimento di legalità e umanità per tutta Corleone e che possa contribuire a riscattare questa comunità dal brutale stereotipo che si porta dietro da ormai troppi anni”.

Dice il sindaco Nicolò Nicolosi: “Il murale di Francesca Morvillo nella parete della scuola, prospiciente su piazza Falcone e Borsellino, conclude in maniera ideale il percorso che da piazza Garibaldi, attraverso il corso Bentivegna, unisce la sede della municipalità ai luoghi della formazione. Abbiamo pensato, e lo abbiamo fatto insieme con importanti rappresentanti di istituzioni dello Stato, che il modo più bello ed efficace di rappresentare plasticamente il cammino di riscatto della comunità corleonese non poteva che essere rappresentato al meglio dall'immagine di Francesca Morvillo".

La Repubblica Palermo, 2/4/23










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