mercoledì, aprile 12, 2023

IL PERSONAGGIO. La nuova vita corleonese di Riina junior, il figlio del boss torna nella casa di famiglia


È stato mafioso, segretario di una coop sociale, collaboratore di un sacerdote e scrittore: il terzogenito del capo dei capi di Cosa nostra custodisce ancora i segreti di famiglia

dal nostro inviato 

Salvo Palazzolo 
CORLEONE — È stato il figlio di un superlatitante; poi, lui stesso un mafioso, anzi di più, un capo che voleva riorganizzare la cosca di Corleone spendendo il nome del padre. Dopo il carcere, ha vissuto fra il Veneto e l’Abruzzo, facendo il segretario di una cooperativa sociale, il collaboratore di un sacerdote che recupera ragazzi a rischio, e infine lo scrittore. Salvo Riina, il terzogenito del capo dei capi di Cosa nostra ha vissuto già tante vite. E, adesso, vuole ricominciarne una nuova. Nella sua Corleone. 


Formalmente, nulla glielo impedisce. Dal 2019 ha finito di scontare tutti gli obblighi che aveva nei confronti della giustizia. In realtà, sarebbe potuto tornare del tutto libero già due anni prima, ma la squadra mobile di Venezia allora diretta da Alessandro Giuliano, il figlio di Boris, ucciso per ordine dei boss Corleonesi nel 1979, lo sorprese a incontrare pregiudicati dai quali avrebbe acquistato dosi di cocaina. Così, Salvo Riina finì in una casa di lavoro. 
Fino ad allora, è stato sempre un uomo dalla doppia vita. All’inizio degli anni Duemila, fingeva di vivere tranquillamente a Corleone, in realtà tesseva tante inquietanti relazioni per riorganizzare Cosa nostra. Ed esaltava la forza dei suoi parenti: «In Sicilia, in tutta Italia, chi sono quelli che hanno vinto sempre? I Corleonesi», diceva a un amico. E sulle stragi Falcone e Borsellino sussurrava: «Un colonnello deve sempre decidere lui e avere sempre la responsabilità lui. Deve pigliare una decisione, ela decisione fu quella: “ Abbattiamoli” E sono stati abbattuti». 
Chi è oggi Salvo Riina? Scriveva l’anno scorso: « In questo lungo e duro periodo di sofferenza e lontananza non sono stato fermo, ho lavorato per ottenere quello che vi presento oggi: è in uscita a breve la traduzione in lingua inglese della mia biografia “Riina family life”. Sarà in vendita negli Usa, Canada e Regno Unito » . E di seguito migliaia di like e post dei suoi fan, come fosse una popstar. Sui social, lui si lancia spesso in citazioni. Da Alda Merini ( « C’è un posto nelmondo dove il cuore batte forte » ) al Mahatma Gandhi ( « Scopri chi sei e non avere paura di esserlo»). Ha scritto pure un post per invitare i suoi fans a diffidare dalle imitazioni: « Sono stato informato — dice — che ci sono account falsi che fingono di essere io o persone che lavorano con me. Non ho alcun account privato o piattaforme » . E via con altri commenti appassionati: « Non si rinnega ma il sangue » , scrive un ammiratore. « Rispetto da parte mia per tutta la famiglia » , dice un altro. Salvo Riina ringrazia tutti e promette novitàletterarie. Chi è davvero oggi Salvo Riina? I segreti di famiglia sono soprattutto quelli che riguardano il tesoro mai ritrovato: «Se recupero pure un terzo di quello che ho, sono sempre ricco», diceva il capo dei capi di Cosa nostra intercettato in carcere dai pm dell’inchiesta “Trattativa Stato-mafia”. 
I magistrati di Palermo non hanno mai smesso di cercare il tesoro dei Riina: un’indagine dei carabinieri del Ros ha portato alla confisca di alcune quote di società che si occupavano di ricambi d’auto in Puglia e di conti correnti, tutto riconducibile a Tony Ciavarello, sposato con una delle figlie di Riina, Maria Concetta. 
La coppia non vive più da tempo a Corleone. In paese è tornata invece la più piccola di casa, Lucia, con il marito Vincenzo Bellomo: nel 2020, avevano provato a gestire un bistrò a Parigi, ma furono travolti dalle polemiche per quel locale intitolato “ Corleone by Lucia Riina”. Dopo le durissime dichiarazioni del sindaco di Corleone, la giovane disse: « Non ho cercato di provocare né di offendere nessuno, volevo soltanto valorizzare la mia identità di artista- pittrice » . In realtà, i Riina non hanno mai smesso di fare gesti provocatori: in un’altra occasione, Lucia aveva chiesto al Comune il bonus bebè previsto per le famiglie con reddito basso. Bonus che non venne concesso dalla commissione che reggeva il Comune dopo lo scioglimento per mafia. 
Chissà, forse, davvero Salvo Riina sta preparando un nuovo libro. Come aveva fatto intendere anni fa. Per rilanciare le verità di famiglia. 

La Repubblica Palermo, 12 aprile 2023

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