lunedì, novembre 07, 2022

“Polemiche & querele” a Corleone, ci scrive il prof. Biagio Cutropia: “Non ho condiviso alcuna esternazione di alcuno…”

Da sx: Biagio Cutropia, il municipio, il sindaco Nicolosi


Ci scrive il
prof. Biagio Cutropia a proposito delle “polemiche & querele” seguite alla seduta “aperta” del consiglio comunale di Corleone, svoltosi in Villa comunale lo scorso 16 ottobre: “Lei scrive "Per quello che si legge, la querela contro Salemi è stata ritirata. Nicolosi invece non ha
  ritirato quella contro il prof. Biagio Cutropia, che aveva condivido le esternazioni di Salemi, senza però nessuna “spiegazione” successiva. 

Ovviamente non conosco le motivazioni e lo stato dell'eventuale querela del sindaco so però che non ho "condiviso" alcuna esternazione di alcuno ma ho autonomamente espresso mie libere considerazioni. Pertanto il ritenere che io abbia "condiviso" esternazioni o altro è una Sua ricostruzione e/o da quanto lei dice del sindaco. In ogni caso e per completezza di informazione il 19 ottobre pubblicavo un post sulla situazione politica Corleonese, dal mio punto di vista ovviamente, che allego”.

Ovviamente, pubblichiamo la nota allegata inviataci dal prof. Cutropia, precisando che il termine “condiviso” è usato dal sindaco Nicolosi nella diretta Facebook, che riproponiamo integralmente per memoria dello stesso e per completezza d’informazione per i nostri lettori. 

Precidiamo anche che non abbiamo mai condiviso l’idea di usare la querela come strumento di lotta politica. La strada maestra ə quella del confronto, anche duro, ma corretto e leale, per rappresentare le proprie idee, il proprio punto di vista. 

Ecco la nota inviata i da Cutropia:

TERZA CATEGORIA 

Corleone è un piccolo centro, con grandi  difficoltà economiche e sociali, sia private che pubbliche.

Nessuna Amministrazione Comunale potrà fare mai miracoli né accontentare tutte le esigenze e i desideri.

La politica è l’arte del possibile, l’amministrazione è la ricerca dei modi per realizzare ciò che la politica riesce a fare.

La politica ha però come elementi di base la pazienza e l’equilibrio, l’ascolto e il rispetto del Cittadino, Cittadino libero che è l’elemento fondante di ogni Comunità locale, nazionale, europea.

Quindi la politica,in un Paese democratico, deve essere consapevole e sapere che nel corso del tempo il divario tra i desideri dei Cittadini e le cose possibili sarà oggetto di critiche.

La politica è fatta da politici, umani quindi e come tali soggetti all’errore umano, ma il politico è un osservato speciale perché rappresenta i Cittadini, anche quelli che non l’hanno votato, e quindi in un Paese libero anche i comportamenti pubblici, e in certi casi anche privati, di chi sceglie fare politica sono soggetti a critiche.

Tutto questo si chiama Democrazia.

L’Amministrazione Comunale di Corleone, dal mio punto di vista, rientra esattamente in queste condizioni.

Credo e ho scritto che presenta parecchie criticità amministrative, che potrebbe fare meglio e di più.

Ma dal mio punto di vista il fatto più grave è che non ha cultura di governo, non ha cultura politica per come la immagino e per come l’ho espressa sopra.

Ma non è tanto  l’Amministrazione che difetta in cultura politica e di governo ma piuttosto il Sindaco.

Conosco personalmente e stimo tutti gli Assessori, fanno ciò che possono in un contesto difficile, accettando suggerimenti e critiche e soprattutto mantenendo il dialogo anche con i Cittadini critici.

Usando la metafora utilizzata dal Presidente del Consiglio Comunale nella seduta pubblica del 16 ottobre, sono una squadra di terza categoria, ma anche io sono di terza categoria, Corleone intero è un paese di terza categoria, ognuno di noi è di terza categoria ma con impegno passione e  difficoltà cerchiamo di salire di categoria.

Il vero problema di Corleone, da un punto di vista politico, è il Sindaco, che è un fuoriclasse, così lo ha definito il Presidente del Consiglio Comunale. E come fuoriclasse non sopporta ciò che invece è insito nella politica, che forse specialmente nei piccoli centri è roba da terza categoria, e cioè la critica sui fatti, sugli atti e anche sui comportamenti, inoltre credo si senta investito da una missione salvifica di Corleone che lo porta a reagire bruscamente alla critiche sia sui fatti sia sui comportamenti pubblici (vicenda vaccino).

Quando attaccato reagisce con forme non politiche, stilando elenchi di cittadini disubbidienti, prendendo per cretino chi si permette criticare e in ultimo, pare, presentando querele per diffamazione.

Ho appreso da Cittanuove di essere anche io destinatario (?) di una di queste perché avrei riportato, non condividendole, le identiche parole da lui pronunciate sul fatto che di mafia non è necessario più parlarne essendo ormai Corleone fuori da questa vicenda o lontana da questa cultura

Credo invece che, male, di mafia, bisogna sempre parlarne e che non c'è mai un posto o un momento nei quali anche il dibattito sulla mafia e sui crimini della stessa possa essere abbandonato. Non credo aver diffamato qualcuno, forse ho diffamato i mafiosi.

Naturalmente non ho mai pensato o detto che il Sindaco, l’Amministrazione Comunale o il Consiglio Comunale siano mafiosi, paramafiosi o filomafiosi.

 Detto questo, per evitare di annoiare chi legge, può essere che il Sindaco faccia costruire qualche strada ma lascerà a fine mandato macerie sociali mettendo Cittadini contro Cittadini facendo passare l’idea che chi critica è un nemico, quando invece la critica, anche aspra, è il sangue della Democrazia.

Il Consiglio Comunale, che rappresenta l’intera Comunità Corleonese ,non può ignorare quanto è successo.

Biagio Cutropia

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