sabato, febbraio 11, 2023

Palermo. Il murale di Biagio Conte prende forma. Le parole di Igor Scalisi Palminteri: “Non sia sterile commemorazione”


“Non sia una sterile commemorazione. Le istituzioni siano vicine alle periferie”. Questo è il messaggio che l’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri lega alla sua ultima creazione, ovvero il murale dedicato alla memoria di Biagio Conte. L’opera, che sorgerà in via Di Vittorio, all’interno del quartiere Sperone, è ancora un work in progress. L’inaugurazione avverrà domenica 12 febbraio alle 11.30, alla presenza della cittadinanza e delle istituzioni.

Ed è proprio a quest’ultime che l’artista si rivolge, chiedendo un maggiore impegno sul fronte dell’integrazione sociale. “Sento il grido di bisogno della gente che vive in questo luogo. Uno sfogo che non viene ascoltato. Lo vediamo facendoci una passeggiata allo Sperone. Un quartiere che è periferia nel concetto istituzionale. Un luogo lontano dal centro. E invece noi vogliamo partire dalla periferia per arrivare al centro. Anche questa è Palermo, ma non sempre viene percepita così”.

Un legame che Igor Scalisi Palminteri vuole recuperare proprio attraverso il suo murale, dedicato alla memoria di un uomo come fratel Biagio, che ha dedicato la sua vita al sostegno degli ultimi e dei più fragili. “Stiamo lavorando, stiamo dipingendo alacremente con Nino Carlotta. Biagio Conte merita un ritratto. Questa non vuole essere una sterile commemorazione. Vogliamo essere pellegrini in questa città insieme a fratel Biagio, specialmente in questo luogo dove lui, proprio all’inizio della missione Speranza e Carità, ha eretto una croce insieme a dei volontari. Trent’anni fa ha attenzionato questo luogo, che ha bisogno di tanta cura. E proprio per questo, insieme a lui, vogliamo denunciare l’assenza atavica delle istituzioni in un luogo come questo”.


Il murale dedicato alla memoria di Biagio Conte

Un legame, quello fra Biagio Conte e lo Sperone, cementato dalla presenza di una croce posta dal missionario proprio in via Di Vittorio. Un aneddoto che don Ugo, organizzatore della manifestazione di domenica 12 febbraio, ha raccontato ai nostri microfoni. “Durante la pandemia, Biagio Conte era passato allo Sperone, raccontandomi un episodio riguardo ad una croce che aveva messo qui in via Di Vittorio intorno al 1992. In quell’occasione, trovò una certa resistenza da parte di alcune persone. Dopo un decennio, gli stessi che lo avevano minacciato gli sono andati a chiedere scusa alla Missione Speranza e Carità. Tanto che fratel Biagio è tornato sul posto, apponendo il cristo crocifisso alla croce, che tuttora resiste”.

Il perdono legato alla carità cristiana. Due valori che hanno contraddistinto la vita del missionario. Tanto da ispirare la vita di tante persone. Fra queste c’è lo stesso padre Ugo, a cui è venuta un’idea originale per onorare la ricorrenza del trigesimo dalla morte di fratel Biagio. “Ad una decina di giorni di distanza dalla sua morte, ho avuto un sogno. Ovvero, di dover ringraziare Biagio Conte perchè pregava per lo Sperone. Diceva che lo Sperone ha bisogno di Dio, ha bisogno di noi. Ci teneva tanto. Per questo mi è venuta l’idea di questo murale”.

Il murale e la riqualificazione della villetta di via Di Vittorio

La realizzazione artistica dell’opera è stata finanziata dal Rotary Club Palermo Libertà, mentre i privati e le parrocchie di San Marco Evangelista e di Maria Santissima delle Grazie si sono occupati di reperire i materiali, la piattaforma necessaria e di riqualificare la villetta dove risiede attualmente la croce posta da Biagio Conte.

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