venerdì, agosto 18, 2023

A Marineo ritorna dopo otto anni la “Dimostranza di San Ciro”


Attesa da 8 anni ritorna domani, 19 agosto, la "Dimostranza di San Ciro", manifestazione di devozione dei fedeli di Marineo verso il Santo Patrono San Ciro, medico, eremita e martire. Infatti l’ultima volta la “Dimostranza” cioè la sacra rappresentazione itinerante della vita, passione e gloria della vita di San Ciro si era svolta a Marineo il 22 agosto del 2015. 

Fu una edizione importante con un valore particolare, perchè ricorreva il 350° anniversario dell’arrivo della reliquia del Santo (il teschio), concessa con decreto di Papa Alessandro VII il 20 aprile 1665. Per questa secolare devozione, oltre a ricordare il martirio di San Ciro nella data del 31 gennaio, a Marineo ad agosto si tiene questa affascinante manifestazione che riprende quest’anno dopo varie difficoltà e dopo lo stop per la pandemia.

La “Dimostranza” era in origine una semplice processione che nel tempo si è arricchita di canti e preghiere recitate, che sono andate a costituire il “corpus” della rappresentazione che passa in rassegna, attraverso vari “quadri” le epoche della vita del Santo e il suo martirio. E’ notevole come tutti i contributi nel tempo siano arrivati da persone di ogni classe sociale, come confermato da un attento esame dei testi del passato. Un evento, insomma, che coinvolge tutta Marineo in maniera corale.

La manifestazione raccoglie parecchie influenze, tracciabili fino alla tragedia greca, con i cori dei bambini, per esempio, che commentano le scene con il canto in funzione di ammonimento e di invito al pentimento. Fortissima è la componente allegorica, con l’impersonificazione di religione, fede, vizi e virtù, speranze e discordia. La vita del Santo assume quindi una risonanza e un valore drammaturgico importante e di attualità.

Quest’anno il ritorno della “Dimostranza” dopo i divieti per la pandemia è una grande occasione di rinascita per la comunità di Marineo e i preparativi sono in corso da tempo. Con il patrocinio del Comune sono all’opera la Confraternita di San Ciro e la Fondazione culturale Gioacchino Arnone. L’iniziativa coinvolge tantissime famiglie per realizzare dai costumi di epoca romana, alle coreografie, alle luminarie: la preparazione di ogni particolare è accurata. Il 20 giugno scorso al Centro Polifunzionale di Marineo si è tenuta la riunione preparatoria che ha completato il programma: sono intervenuti il Superiore della Confraternita Franco Schimmenti e il Presidente della Fondazione Giuseppe Taormina. Dopo il saluto delle autorità nella persona del sindaco Franco Ribaudo - che ha sostenuto l’idea e creduto tantissimo nel ritorno della Dimostranza - e dell'assessore alla cultura Beatrice di Sclafani e dopo la benedizione e il saluto di padre Matteo Ingrassia, si è presentato il progetto di regia che è stato affidato a Nino Triolo; l'aiuto regia è curato da Rosa Alba D'Amato.

E andiamo ai dettagli del programma di quest’anno. Oggi, venerdì 18, prevista alle 18 la messa presieduta dal parroco don Matteo Ingrassia con il rito della vestizione dei novizi. Alle 19 l’ingresso dei tamburinai e del corpo bandistico G. Arnone. Sempre alle 19 la passeggiata in Mountain Bike, alle 22 lo spettacolo di danza Ballando sotto le stelle.

Domani, sabato 19 la Dimostranza di San Ciro è in programma per le 17. Di sera alle 22 intrattenimento musicale con la Sikula Faber Band. Domenica 20 (il giorno della Solennità del Santo) dopo la messa delle 8,30 ecco l’altro appuntamento tradizionale: alle 10 la “Cunnutta”. E’ la processione dei devoti che portano su muli e cavalli doni per San Ciro. Alle 11,30 la Santa messa solenne presieduta dal parroco presso il Collegio di Maria. Di sera dopo la messa delle 18,30, dalle 21 è in programma la solenne processione della reliquia di San Ciro per le vie del paese. La festa proseguirà infine anche lunedì con la messa delle 11 e varie iniziative (Color Party, Caccia al tesoro) mentre alle 22 è previsto lo spettacolo “La Sicilia che balla”. Al Castello Beccadelli già giorno 12 è stata inaugurata la mostra “La Dimostranza di San Ciro” in collaborazione con la Pro Loco e la Fondazione G. Arnone.

GdS, 18/8/2023


Chi era S. Ciro, il medico eremita torturato e ucciso ad Alessandria

Chi era San Ciro? Secondo le ricostruzioni più accreditate Ciro nacque nel III secolo ad Alessandria d’Egitto. Qui svolgeva la professione di medico accogliendo malati, soprattutto poveri, in quello che noi oggi definiremmo un ambulatorio. Fu proprio svolgendo questa attività “gratuitamente” (non chiedeva alcun tipo di compenso) che riuscì a convertire molti pagani al Cristianesimo. Ma l’imperatore Diocleziano scatenò la persecuzione. Ciro fu costretto a lasciare la città e si ritirò in Arabia. Nella solitudine poté dedicarsi totalmente alla preghiera e alla meditazione, dando origine a quella forma di vita monastica di cui, in seguito, S. Antonio Abate sarà considerato il fondatore. Pur vivendo nel deserto Ciro continuava ad accogliere malati che curava non più con le medicine ma con la preghiera. La sua fama di taumaturgo iniziò, così, a diffondersi in tutto l’Egitto.

Tornato ad Alessandria, Ciro venne catturato e torturato. La tradizione racconta che sia stato immerso nella pece bollente e che, essendo miracolosamente sopravvissuto a questo supplizio, sia stato successivamente decapitato. Il martirio avvenne il 31 gennaio 303 (o 312, come alcuni storici sostengono). Intorno al X secolo le spoglie del martire furono portate a Roma da due monaci e riposte in una chiesa. Successivamente, nel 1600, le reliquie furono traslate a Napoli ad opera del cardinale Francesco Sforza e collocate nella chiesa del Gesù Nuovo. A Marineo il culto nacque nel 1665, a seguito della donazione della reliquia del teschio di San Ciro da parte del Papa Alessandro VII al marchese Girolamo Pilo. Il 24 giugno 1665 nella chiesa Madre di Marineo fu battezzato Ciro Ficarra, il primo bambino del paese a portare il nome del nuovo santo patrono.

GdS, 18/8/23

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