domenica, maggio 15, 2022

L’ALLARME MAFIA. Maria Falcone: “No ai condannati sponsor”. Lagalla: “Si fidi di me”

di SALVO PALAZZOLO

Non usa mezzi termini Maria Falcone per commentare gli ultimi sviluppi della campagna elettorale per il nuovo sindaco di Palermo. E la sua non è una dichiarazione a margine di un convegno, è un comunicato ufficiale che arriva di buon mattino dall’email ufficiale della fondazione intitolata al fratello ucciso dalla mafia. «È inaccettabile — dice — che in una città che per anni è stata teatro della guerra che la mafia ha dichiarato allo Stato e che ha contato centinaia di morti sia ancora necessario ribadire che chi si candida a ricoprire una carica importante come quella di sindaco e qualsiasi altra carica elettiva debba esplicitamente prendere le distanze da personaggi condannati per collusioni mafiose». Parole che sono un crescendo contro l’ingombrante presenza di Totò Cuffaro e Marcello Dell’Utri in campagna elettorale, tutti e due impegnati a tirare la volata al candidato del centrodestra Roberto Lagalla. L’ex assessore regionale ci mette otto ore per replicare, con un comunicato in cui non cita mai Cuffaro e Dell’Utri. La replica a Maria Falcone è una mera dichiarazione diprincipio: «Con me i mafiosi e i loro complici rimarranno fuori dal governo della città. Difenderò sempre il percorso etico e morale di redenzione e riscatto che la nostra città ha attraversato negli ultimi trent’anni».

E ancora: «Più che le parole e le abiure — dice Lagalla — vale la mia storia personale e il progetto per il futuro di Palermo » . E poi, senza rispondere sui suoi big sponsor Cuffaro e Dell’Utri, condannati per reati di mafia, Lagalla se la prende con l’antimafia. Dice: «Ricordiamo che il sistema politico prodotto dal professionismo dell’antimafia, come quello del governo Crocetta, è attualmente alla sbarra. Ci ispiriamo alle parole pronunciate l’anno scorso da Fiammetta Borsellino, quando ha avuto modo di affermare che l’antimafia non può non essere disinteressata, non può mirare al potere e non può diventare essa stessa potere». 

Maria Falcone aveva avuto parole severe nel suo comunicato: «Dovrebbe essere assolutamente scontato, ma evidentemente non lo è, che chi aspira a rappresentare la capitale dell’antimafia, la città di Falcone e Borsellino, senza alcuna titubanza prenda posizione rifiutando endorsement di personaggi impresentabili». La sorella del giudice prosegue con parole accorate: « A pochi giorni dal trentesimo anniversario della strage di Capaci ci troviamo costretti a chiedere a chi intende amministrare Palermo di dire parole chiare contro i mafiosi e chi li ha aiutati e di ripudiarne appoggio e sostegno». 
Il finale è un abbraccio ad Alfredo Morvillo, con il quale negli anni scorsi c’era stata una certa distanza, tanto che nel 2017 il fratello di Francesca Morvillo era addirittura uscito in polemica dalla Fondazione. Le parole di Maria Falcone contro gli impresentabili in campagna elettorale ricuciono adesso anche l’ultimo strappo nell’antimafia: « Condivido in pieno ogni parola pronunciata da Alfredo Morvillo. In tema di mafia i grigi non sono ammessi » . Parole rilanciate da Franco Miceli, il candidato del centrosinistra: « Io rifiuto il voto e gli appoggi di chi ha o ha avuto a che fare con la mafia».

La Repubblica Palermo, 15/5/2022

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