sabato, maggio 28, 2022

Forza Italia, Ronzulli emissaria di Berlusconi: "In estate il reddito di cittadinanza va sospeso"


di CLAUDIO REALE

Licia Ronzulli: "Sospendiamo il reddito di cittadinanza”. La proposta della dirigente forzista alla presentazione della lista per il Consiglio comunale. Micciché a Lagalla: "Molla i social, ti fanno perdere voti"

Alla presentazione della lista di Forza Italia per il Consiglio comunale di Palermo, l'emissaria di Silvio Berlusconi Licia Ronzulli detta la linea: "Meno reddito di cittadinanza - dice -  Questa misura  mortifica il merito e le competenze, distrugge le ambizioni di intere generazioni costrette ad andare via dalla Sicilia. Questa cultura assistenzialista targata sinistra e Movimento 5Stelle penalizza i nostri imprenditori: non trovano più lavoratori stagionali e sono costretti in molti casi ad abbassare le saracinesche. Noi dobbiamo sospendere questa misura fallimentare, almeno in questa stagione estiva". 

A Ronzulli arriva la replica di Franco Miceli, candidato del centrosinistra: “Il reddito di cittadinanza - dice - è una misura fondamentale per il contrasto alla povertà che è di certo perfettibile e va rielaborata per essere migliorata. Nel suo essere imperfetto, il Reddito di cittadinanza ha permesso a tantissime famiglie di sostenersi e nella situazione  emergenziale dovuta alla pandemia ha letteralmente salvato le esistenze di migliaia di famiglie e persone rimaste tagliate fuori dal mercato del lavoro e dai bonus che non tutti hanno potuto ottenere”. 

Ronzulli, però, va per la sua strada. E dopo aver suggerito l'idea di un "Piano Marshall di ripresa e ripartenza, come abbiamo fatto per salvare Torino e Napoli" affronta la polemica sul sostegno che il candidato del centrodestra Roberto Lagalla ha ricevuto dai condannati Marcello Dell'Utri e Totò Cuffaro. "La mafia - dice - si è inabissata ma esiste. Chi lo nega o è stupido o è mafioso. Ma non si può infangare una comunità intera accostandola alla mafia solo perché si ha paura di perdere le elezioni”. 

Gianfranco Micciché, leader regionale del partito, invece se la prende con gli alleati: "Se chi è il più forte nella coalizione pensa di prendere tutto, pensa di decidere tutto, la coalizione non c'è più". E torna a evocare scenari di rottura in vista delle Regionali: "Licia - dice riferendosi a Ronzulli - mi ha chiesto 'ma sei scemo?'. Forse sì. Forza Italia ha le persone migliori per vincere ovunque, ma facciamo sempre passi indietro. Abbiamo dato troppo".


Micciché dà anche un consiglio al candidato sindaco di centrodestra Roberto Lagalla, seduto in prima fila, travolto in questi giorni dalle polemiche per la questione morale e protagonista di una gaffe su Facebook a proposito di un endorsement di Maria Falcone poi smentito dall'interessata: "Levati dai social network - dice - Non ti portano un voto e te ne fanno perdere tanti". Le polemiche di questi giorni, in realtà, stanno un po' sullo sfondo. La deputata Gabriella Giammanco è la prima a evocarle: "A chi vuole fare di questa campagna elettorale solo una polemica sulla questione morale risponderemo con la buona amministrazione - avvisa - Alla retorica replichiamo con la capacità". L'ex presidente del Senato Renato Schifani si spinge un passo più in là: "Si è cercato di avvelenare la campagna elettorale - osserva - ma noi non abbocchiamo. Noi la lotta alla mafia l'abbiamo condotta coi fatti. Non abbiamo bisogno di patenti di moralità". Poi Schifani evoca Pietro Grasso senza citarlo: "Un personaggio illustre - ricorda citando una battuta del 2012 - disse che Silvio Berlusconi meritava l'oscar dell'antimafia".

Le polemiche di oggi, però, lasciano già spazio a quelle future. "Io - suggerisce Schifani - proporrei di candidarci tutti alle Regionali, per spingere la lista". Micciché ne approfitta per rilanciare: "Hai ragione - ironizza - ma c'è un problema. Molti di quelli che abbiamo eletto ci hanno abbandonati. Francesco Scoma, Nino Germanà e Nino Minardo hanno cambiato partito. Ma non importa: siamo generosi". "Di questa generosità - aggiunge Francesco Cascio, il candidato che Forza Italia ha ritirato dalla corsa a sindaco - gli alleati si ricordino alle Regionali".

La Repubblica, 28/5/2022

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