domenica, maggio 29, 2022

Corleone, oggi la “Sagra della ricotta”. Un’idea per rilanciare l’economia del territorio? O un’iniziativa fuori tempo, al limite dello spreco?

OGGI DOMENICA 29 MAGGIO, A CORLEONE LA SAGRA DELLA RICOTTA. IL SINDACO NICOLOSI: “DOPO LA PANDEMIA CHE HA PENALIZZATO L’ECONOMIA DELLA CITTA’ VOGLIAMO  RILANCIARE LE VOCAZIONI NATURALI DEL TERRITORIO”

In occasione della “Cursa di Santu Luca e Sant’Antonio” a Corleone, si svolge oggi domenica 29 maggio, dalle ore 10.00, in piazza Garibaldi, la “Sagra della ricotta” con la partecipazione della Fanfara dei Bersaglieri di Palermo “colonnello Giacomo Alfano”. L’evento promosso dal Comune di Corleone, dalla Regione siciliana – Assessorato Agricoltura e foreste, dalla parrocchia “San Leoluca”, dalla confraternita maschile e femminile “San Leoluca” e della cooperativa sociale “Lavoro e non solo” che gestisce i beni confiscati alla mafia, rientra all’interno della manifestazione “Corleone e le sue produzioni agricole identitarie” per la promozione dei prodotti lattiero caseari, dopo gli altri due eventi realizzati il 25 aprile e l’1 maggio che hanno riguardato la promozione dell’olio e dei cereali con la degustazione di prodotti, preparati secondo le antiche usanze del territorio.

“L’evento – sottolinea il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi – rientra nell’ambito della promozione delle iniziative portate avanti dalla nostra Amministrazione comunale, indirizzate alla valorizzazione dei prodotti lattiero caseari, agricoli, alimentari ed enogastronomici tipici di Corleone”. 

Che la ricotta sia uno dei prodotti tipici di Corleone e del suo territorio non ci sono dubbi. Solamente ci chiediamo: è questo il tempo di una sagra della ricotta? A fine maggio, quando fra qualche settimana dalle nostre parti non si produrrà più latte e quindi non si potrà più fare la ricotta? 

Una sagra, se non vuole essere uno spreco clientelare per accontentare qualcuno comprando un po’ di ricotta da regalare al popolo, dovrebbe avere la funzione di valorizzare un prodotto, aiutandone la commercializzazione. Ma il prodotto dev’essere disponibile. Se invece comincia a finire, diventa operazione inutile, lo spreco di cui parlavamo. Sarebbe come fare la sagra del pomodoro siccagno a gennaio... (dp)








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