giovedì, gennaio 10, 2013

Rosetta Faragi, una candidata del territorio nelle liste del PD alla Camera dei deputati

Rosetta Faragi
di Rosa Faragi
Mi appresto al gravoso compito di rappresentare Prizzi e il territorio circostante alle prossime elezioni politiche  del 24- 25 febbraio. Il P.D. mi ha inserita nella sua lista per la Camera dei Deputati per la circoscrizione Sicilia occidentale , lista che sarà guidata dal segretario del partito Pierluigi Bersani. Se mi trovo in lista , non lo devo ai miei pochi e modesti meriti, ma alla fiducia dei tanti compagni e compagne, che mi hanno votata alle primarie parlamentari del 30 dicembre scorso. So bene che, grazie all’iniquo sistema elettorale ancora in vigore, le mie possibilità di essere eletta sono poche. Forse nemmeno un suicidio politico collettivo del centro destra siciliano, simile a quello della sinistra alle elezioni politiche del 2001, quelle per intenderci del 61 a 0, potrebbe portarmi al Parlamento. Poco importa, perché io ho sempre considerato la politica un servizio alla gente e alla collettività.
Con questo spirito, dunque, mi accingo a questa avventura e a mettermi in campo per chiedere il voto al centro sinistra e al P.D . La Sicilia, insieme alla Lombardia, al Lazio e alla Campania, è una regione fondamentale per il successo del centro sinistra e per la governabilità per i prossimi 5 anni. Infatti, una vittoria del centro destra al Senato,  in qualcuna  di queste regioni, renderebbe inutile una vittoria del centro sinistra alla Camera; tale risultato, creerebbe una situazione di stallo al Senato, rendendo difficile la governabilità. Ed è proprio in questa ottica che deve essere letta la “ resa senza condizioni” di Berlusconi alla Lega di Maroni. Come un novello Esaù, il Cavaliere non ha esitato a buttare a mare gli interessi e il futuro dei suoi elettori siciliani e meridionali, pur di vincere al Senato in Lombardia e nel nord Italia. Probabilmente pensa che il suo  fascino, i suoi monologhi e le sue bugie a “reti unificate” basteranno a far dimenticare il suo tradimento e a convincere i meridionali a ridargli l’ennesima fiducia. Se prevarrà tale disegno, si riaprirà lo spettro dell’ingovernabilità o dei compromessi. Oggi la Sicilia e l’Italia hanno bisogno di scelte chiare e di una politica di netta rottura con il passato. So bene che molti compagni e amici ritengono insufficiente quel rinnovamento del P.D. da me tanto auspicato. Però un importate passo avanti nella giusta direzione si è iniziato a fare. Devo dare atto al Segretario Regionale del P.D. Giuseppe Lupo, di aver  limitato la discesa  in Sicilia dei soliti “ marziani” , forse perché anche a Roma hanno capito che la “battaglia “elettorale in Sicilia è importante e i siciliani si sono stufati di fare gli ascari, cioè di lottare per interessi che non sono i loro. Spero tanto che la Sinistra saprà superare le solite vecchie divisioni e si mobiliterà per non far passare il vento dell’ingovernabilità e degli interessi  egoistici del nord. La logica del “ tanto peggio tanto meglio” non deve passare .
Rosa Faragi.

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