sabato, gennaio 19, 2013

Fiom e Uilm: "Mai proposto di spostare il Muos di Niscemi a Scanzano!"

La stazione Scanzano di Telespazio
Palermo 19 gennaio 2013 – Le segreterie di Fiom e Uilm d Palermo,   in rapporto alle notizie comparse dopo un incontro con l’assessorato alle Attività produttive di Palermo sulla  vertenza Telespazio, non hanno mai proposto di spostare le attività  del Mous da Niscemi al centro dello Scanzano. “Non l’abbiamo mai proposto. Il centro è nato per comunicazioni satellitari a uso civile e assolutamente non militare – dichiara il rappresentante Fiom Francesco Piastra, anche a nome della Uilm -.   Finmeccanica, società che controlla Telespazio e che conduce le attività nel centro aerospaziale dello Scanzano, deve garantire la continuità delle produzione con opportuni investimenti e nuove attività, in modo da assicurare alla scadenza della cassa integrazione ordinaria, a  marzo, la ripresa del lavoro per tutti i 26 dipendenti”.

  I sindacati hanno già chiesto al presidente Crocetta di convocare i vertici di Finmeccanica e Telespazio per pensare  concretamente il rilancio del sito. Ad esempio la Regione potrebbe nell'ambito delle risorse europee avviare assieme a Telespazio  progetti di ricerca nell'ambito dell'info mobilità, di applicazioni satellitari per la prevenzione degli incendi e  per la diffusione di Internet a banda larga via satellite. “Anche il sindaco di Palermo e le amministrazioni comunali del circondario dello scansano  devono essere coinvolte per la risoluzione della vertenza”.
 Durante l’incontro con l’Assessore Di Marco il Muos  è stata solo una delle possibilità valutate. I lavoratori hanno presentato le possibilità del centro evidenziando come possa essere candidato a ricoprire a 360° tutte le attività satellitari di cui Telespazio si occupa, evidenziando (come già si dichiara da mesi) la necessità di un riequilibrio delle attività tra i vari centri presenti nel territorio nazionale e la necessità di sinergie tra la Regione e la Telespazio per l’avvio di attività che portino utili alla Telespazio e alla Regione (in termini di servizi). “Pertanto – scrivono i lavoratori in una nota - l’idea Muos  posta sul tavolo dell’Assessore Di Marco è innanzitutto una delle molteplici idee messe sul tavolo per il rilancio del Centro e, comunque, solo ed esclusivamente nell’ambito e nei limiti delle competenze a uso civile di Telespazio e nel rispetto (sempre assicurato) del territorio e della salute pubblica”.
    Telespazio si occupa da 50 anni di telecomunicazioni via satellite senza che dal 1965 in Abruzzo, dal 1976 in Lombardia e dal 1989 in Sicilia con il Centro di Scanzano si siano mai avuti impatti con il territorio e con la salute pubblica. “Non ci risulta che le attività satellitari di Telespazio abbiamo mai causato la morte di una vacca, di una pecora o un tumore o una leucemia a un qualsiasi cittadino di Piana degli Albanesi – aggiungono i lavoratori -  Né ci risulta che la riserva naturale di Ficuzza abbia mai risentito delle attività del Centro anzi per anni abbiamo collaborato alla prevenzione incendi piaga di questa zona nel periodo estivo”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono favorevole al MUOS a Scanzano. Bisogna considerare anche le opportunità di lavoro altamente qualificato che offre.

Anonimo ha detto...

Un applauso ai lavoratori del centro Spaziale dello Scanzano che cercano di difendere qualcosa di un valore inestimabile ma che i cittadini del comprensorio conoscono poco e nulla fanno per conoscerlo e difenderlo!!!

Il vero inqunamento avverrà il giorno che si spegnerà tutto e tutto sarà abbandonato. Allora qualche mente eccelsa dirà ma tanto siamo in Sicilia....