lunedì, gennaio 28, 2013

Corleone, la protesta degli operai Ato senza salario fa rinviare la seduta del consiglio a martedì prossimo

La protesta degli operai
A causa della forte protesta degli operai dell'Ato rifiuti, senza stipendi da ottobre dell'anno scorso, si è dovuta rinviare a martedì della prossima settimana la seduta del consiglio comunale, che doveva discutere alcune interrogazioni e alcune mozioni, tra cui quella per bloccare la centrale di biomassa di contrada "Piano di Scala". Il presidente del consiglio comunale Stefano Gambino, d'intesa con i capigruppo consiliari e con l'amministrazione Savona, ha proposto il rinvio per non esasperare gli animi dei numerosi operai presenti in aula. E il consiglio ha approvato all'unanimità. E' difficile dare torto agli operai, che rivendicavano - con urla ed improperi all'indirizzo degli amministratori comunali - il diritto ad avere subito tutti i salari arretrati. Il sindaco si è impegnato a pagare entro qualche giorno la fattura dell'Ato di gennaio 2013, con il cui importo l'Ato potrà retribuire due mensilità agli operai. A febbraio altri due mesi e a marzo gli ultimi arretrati. 

Ma perchè l'Ato non ha pagato i salari di ottobre, novembre, dicembre e 13° mensilità agli operai? Per ilo semplice fatto che il comune non ha pagato tutte le fatture di servizio. Di conseguenza l'Ato non ha pagato gli operai. Il comune non ha pagato "la coda" 2012 per il semplice fatto che non aveva più un euro in bilancio destinato al pagamento del servizio di nettezza urbana. E non l'aveva perchè in bilancio il costo del servizio era stato colpevolmente sottostimato: 1.150 mila euro iscritti in bilancio a fronte di  fatture per 1.800 mila euro. Colpevolmente sottostimato dagli ex sindaci Nicolosi e Iannazzo, che hanno lasciato il comune con "buchi" paurosi. 
Adesso, per allentare l'emergenza, il sindaco dovrebbe pagare due mensilità. In attesa di quantizzare ufficialmente il debito del comune nei confronti dell'Ato, in maniera tale che il comune possa stipulare il mutuo a tasso zero e rimborsabile in 20 anni...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusi ma se era sottostimato perché prima li pagavano gli stipendi ed ora no? E poi se è come dice lei perché l'amministrazione ha fatto marcia indietro sull'aumento della immondizia? Non è chiaro ed il paese è anche sporco.

DINO PATERNOSTRO ha detto...

Li hanno pagati fino a settembre 2012. Poi lo stanziamento di 1 milione e 150 mila euro è finito e il comune non ha più potuto pagare nulla. L'Ato, però, aveva comunicato che il costo del servizio ammontava a 1 milione e 800 mila euro. Ma gli amministratori "previdenti" mon l'hanno ascoltato. Percjè hanno fatto marcia indietro sull'aumento della Tarsu? Lo chieda alla maggioranza che amministra (?) il comune. Per quello che ne ho capito io, avevano iscritto in bilancio alla voce "spesa" 1 milione e 150 mila euro, mentre alla voce "entrata" la Tarsu aumentata di circa il 30%, quindi circa 1 lilione e 700 mila euro. Per legge, però, la Tarsu può coprire al massimo il 100% del servizio, non può far incassare di più. L'errore (voluto) sta nell'aver previsto una spesa inferiore a quella effettiva. Ma così andavano... vanno le cose nel palazzo di città!