lunedì, gennaio 28, 2013

L'appello della Diocesi di Cremona: «Partecipare per cambiare non è solo uno slogan, ma è esigenza e salvaguardia di ogni democrazia»

Appello del vescovo di Cremona, Monsignor Lafranconi: “Premiate i buoni politici. Partecipare è l’unico modo per cambiare. Scegliete chi ha occhi per i più deboli. No all’anti-politica ed ai soliti proclami. Si esercitino invece il diritto-dovere di voto e di partecipazione premiando i candidati che danno maggiori garanzie per l'attenzione al bene comune ed ai più deboli, nonché per il senso della responsabilità e della misura». Vi allego il testo del volantino “Vota il prossimo tuo!”, che l’Ufficio per la pastorale sociale di Cremona ha inviato alle parrocchie, e vi chiedo di farlo circolare. Tocca a noi ora diventare le staffette del nostro tempo, tempo difficile per il nostro Paese, perché siamo ritornati in questi ultimi decenni, a ricostruire steccati e barriere per tenere lontani da noi coloro che non hanno le nostre stesse opportunità di vita, a fomentare la paura del diverso, e a far si che tra laici e credenti, prevalga sempre più l’egoismo, l’indifferenzae l’impegno finalizzato esclusivamente al proprio tornaconto personale e famigliare.La scelta politica che faremo il prossimo mese segnerà il futuro nostro e delle nuove generazioni.
Abbiamo urgente bisogno che la politica torni a proporre soluzioni e idee lungimiranti, che puntino al benessere di tutta la grande famiglia italiana, a ridare speranza ai nostri giovani, alla salvaguardia e alla messa in sicurezza del nostro territorio e del nostro patrimonio artistico e naturale.Spesso ai miei studenti ricordo, usando le parole di don Lorenzo Milani:«A che servono le mani pulite, se si tengono in tasca?».«Il Paese – ribadisce la diocesi cremonese – ha bisogno di cittadini liberi e attenti, capaci di discernere e comprendere il bene comune, e di agire di conseguenza. È finita l’epoca dei proclami e delle false promesse: è il tempo di mettere in gioco noi, le nostre vite, la nostra fede senza paure o reticenze». PASSATE PAROLA. Saluti, Maria Regina Brun

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