giovedì, novembre 15, 2012

Palermo, piazza Massimo piena per lo sciopero indetto dalla Cgil. Sei gli stand con le testimonianze dei lavoratori

L'intervento conclusivo di Maurizio Calà
Palermo 14 novembre 2012 - Grande partecipazione in piazza Massimo occasione dello sciopero generale di 4 ore, proclamato dalla Cgil per oggi. «Siamo in piazza per il cambiamento», hanno detto i lavoratori  che hanno raccontato le loro storie, facendo il punto sulle tante vertenze aperte,   nei sei stand allestiti davanti al teatro. Nei gazebo presenti anche una larga rappresentanza delle Camere del Lavoro della Provincia e un intero stand è stato dedicato a “donne, giovani, studenti, immigrati, precari, disoccupati, portatori di handicap”.  Negli altri stand spazio ai temi della legalità e dei beni confiscati, dell’economia, del lavoro e dell’assistenza sociale,  e presenti anche associazioni anti-tratta e associazioni di genitori per l’assistenza ai bambini con handicap.

     Alla manifestazione hanno partecipato  tutti i comparti, dai call center in crisi alla Fincantieri, dove si è registrata una partecipazione anche dell’indotto con punte dell’80 per cento,  dagli operai della Gesip ai lavoratori e di Acque potabili siciliane, alle maestranze  del commercio in rappresentanza di aziende fallite, chiuse o col personale in cassa integrazione. Folta anche la rappresentanza studentesca: al liceo scientifico Basile ha scioperato l’80 per cento dei lavoratori, all’Istituto tecnico comprensivo Pestalozzi l’83per cento. «La piazza piena è la testimonianza  di un malessere profondo e di una forte richiesta di risposte alle istituzioni anche a livello locale - ha dichiarato il segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà, concludendo a fine mattinata l’iniziativa -   A Prefettura, Comune e Regione abbiamo chiesto risposte da dare ai tavoli delle grandi vertenze, a partire da quella delle Gesip e delle società partecipate del Comune di Palermo. Non va più bene giocare allo scaricabarile: servono luoghi dove si ragioni sulle emergenze occupazionali e si diano risposte concrete». All’attenzione del sindacato nella giornata odierna anche le vertenze nel pubblico impiego, settore colpito dai tagli del governo nazionale, e quelle del settore privato, con molte aziende che minacciano di andare via.   

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