domenica, settembre 18, 2011

I Carabinieri rievocano la rivoluzione del "sette e mezzo" del settembre 1866

Settembre 1866 - Rivoltosi in via Maqueda a Palermo
In questi giorni ricorre il 145° anniversario della “Rivoluzione del sette e mezzo” in cui rimasero uccisi 42 Carabinieri. Dal 16 al 22 settembre 1866, a Palermo e in Provincia, vi fu una sollevazione popolare che passò alla storia per la sua durata di sette giorni e mezzo. Fu una violenta dimostrazione e battaglia antisabauda, avvenuta al termine della Terza guerra d’Indipendenza, organizzata da partigiani borbonici, garibaldini delusi, réduci dell'esercito meridionale. Tra le cause vi fu la crescente miseria della popolazione, la vessazione dei funzionari statali sabaudi, che consideravano quasi barbari i siciliani e vessatorie tasse introdotte. Quasi 4.000 rivoltosi assalirono Prefettura, Caserma e altri palazzi pubblici. La città restò in mano agli insorti e la rivolta si estese nei giorni seguenti anche nei paesi limitrofi, come Monreale e Misilmeri: fu stimato che in totale i rivoluzionari armati fossero circa 35.000 in provincia di Palermo. Dovettero intervenire le forze armate mentre le navi della Marina Militare bombardarono la città: intervenner\-o oltre 40.000 militari. Alla fine furono oltre 200 le perdite da parte dello Stato, tra cui 42 Carabinieri, mentre non si conosce il numero dei civili uccisi o giustiziati. LEGGI TUTTO

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