lunedì, settembre 05, 2011

Studenti tedeschi a lezione dall'imprenditore antimafia di Bivona Ignazio Cutrò

L'imprenditore Ignazio Cutrò
di FABIO RUSSELLO
AGRIGENTO - Per uno come Ignazio Cutrò, che è solito finire i suoi messaggi con una frase che è ormai un vero e proprio slogan ("In culo alla mafia"), spiegare ai tedeschi cosa siano la mafia, la violenza e l'intimidazione non deve essere difficile. E infatti l'imprenditore di Bivona che non si è piegato al racket delle estorsioni e che lotta per tornare a essere un imprenditore "normale" in una terra difficile come la Sicilia, non si è tirato indietro quando un gruppo di studentesse dell'Università di Erlangen, Norimberga gli ha chiesto di spiegare che cosa sia la mafia. Il gruppo guidato dai docenti Gabriella Dondolini e Davide Schenetti, sta svolgendo un viaggio di studio che permetterà agli studenti di approfondire la conoscenza della Sicilia dal punto di vista storico, culturale e sociale. E i tedeschi sono rimasti colpiti da un uomo diventato un simbolo della legalità perché ha avuto il coraggio di dire "no". Cutrò ha raccontato, perché l'ha vissuta sulla propria pelle, che cosa è l'omertà, che cosa significa opporsi alle oppressioni mafiose anche se vuol dire vivere in isolamento e con poca libertà. "Siamo impressionate nel vedere come quotidianamente la famiglia Cutrò - hanno detto le studentesse tedesche - affronta la sua realtà in una società che non è ancora pronta a sopportare la loro ribellione".

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