sabato, settembre 17, 2011

L'appello di Impastato su Repubblica.it: "Salviamo il casolare dove fu ucciso Peppino"

Il casolare dove venne ucciso Peppino Impastato
di SALVO PALAZZOLO
Già tantissimi i messaggi di solidarietà arrivati. Il Partito Democratico chiede un intervento urgente delle istituzioni: "Altrimenti, saremo noi a sistemare una targa sul luogo dell'assassinio". Giovanni Impastato: "Quello resta un luogo simbolo".
L'appello di Giovanni Impastato da Repubblica.it ha già raccolto tantissime adesioni. "E' davvero uno scandalo - dice - che il casolare dove fu ucciso Peppino sia ormai trasformato in una discarica. Provo rabbia ogni volta che torno in quei luoghi di contrada Feudo, a Cinisi, mi sembra un'offesa ripetuta a mio fratello. Ma adesso so che la mia rabbia è condivisa da decine, centinaia, migliaia di persone, che da stamattina continuano a manifestarmi la loro solidarietà. Adesso, so che un'unica voce sta dicendo con forza: "Salviamo la memoria di Peppino, salviamo quel luogo dove un gruppo di assassini ha tentato di mettere fine alla speranza di questa nostra terra. Sono sicuro che Peppino non si sarà rassegnato, neanche nel momento in cui l'aggredivano. Non ci rassegnamo noi alla mafia e all'indifferenza delle istituzioni".
L'appello di Giovanni Impastato è stato raccolto dal senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della commissione parlamentare antimafia: "Si parla tanto di lotta alla mafia - dice - e poi un luogo con una valenza significativa come quello in cui perse la vita Peppino Impastato viene abbandonato all'incuria. Il nostro Paese ha più che mai bisogno di luoghi in cui coltivare la memoria per rinnovare l'impegno antimafia, per la legalità e la giustizia". Sul caso Impastato si mobilitano anche Giuseppe Lupo, segretario siciliano del Pd; Emanuele Fiano e Andrea Orlando, presidenti del "Forum Sicurezza" e del "Forum Giustizia" del Partito Democratico. "Esistono luoghi della memoria, altari del ricordo civile, che non possono essere cancellati dall'incuria o imbrattati dall'immondizia - scrivono in una lettera aperta - . Questi luoghi sono parte della storia di uno Stato e segnano la vite di migliaia di persone. I luoghi come il casolare di contrada Feudo sono i mattoni su cui cui si costruiscono le coscienze civili di tanti ragazzi e la fonte con cui si rinnova quel nostro spirito collettivo, troppe volte straziato". Il Pd lancia un appello alla "società, alla politica, alle istituzioni, perché si attivino immediatamente per riportare quel casolare alla dignità che spetta ad un simbolo così importante della lotta alla mafia in questo Paese. Si trovino subito quei pochi soldi necessari a ripulirlo, recintarlo e per apporvi una targa e un tricolore per le generazioni che qui verranno. Lo faccia lo Stato o lo faremo noi, apponendo una targa nelle prossime settimane. Lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri figli prima che a un ragazzo ucciso dalla mafia".

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