mercoledì, settembre 21, 2011

ll presidente dell'ARS Cascio rifiuta di ricevere i ragazzi di "Forchette Rotte"

Palermo, 21 Settembre 2011 - " Stamattina il Presidente Cascio ci ha fatto sapere di non essere disponibile ad incontrarci per ricevere le oltre cinquemila firme raccolte, ne oggi ne' mai". E' questa la risposta lapidaria giunta dalla presidenza dell'Assemblea regionale Siciliana ai ragazzi di Forchette Rotte che da giorni chiedono un incontro al Presidente Cascio per consegnare le migliaia di firme raccolte in pochi giorni. " Volevamo incontrare il Presidente- affermano Antonio Ferrante e Roberta Zarcone- perchè si facesse portatore della legittima richiesta di migliaia di giovani, per lo più studenti e precari, di dimezzare gli emolumenti dei deputati regionali, un piccolo gesto di responsabilità a fronte dei tanti sacrifici che la nostra generazione affronta ogni giorno. La risposta è stata offensiva, ci è stato detto semplicemente che il Presidente ha troppi impegni, e che al massimo possiamo inviargli la petizione per posta. Noi giovani cittadini abbiamo fatto il nostro dovere, ci siamo rivolti senza pregiudizi alle istituzioni che ancora una volta ci hanno ignorato, i nostri politici rimangono convinti di essere Dei dell'Olimpo e come tali immortali ed intoccabili. Ormai non mostrano più la minima attenzione ed il minimo rispetto nei confronti dei tanti cittadini, soprattutto giovani, che oggi vivono il dolore di non trovare un lavoro soddisfacente, mettere su famiglia o semplicemente uscire dalla casa paterna. I veri provocatori sono loro". Nei prossimi giorni i ragazzi di forchette rotte lanceranno una serie di iniziative tese a denunciare l'arroganza e l'indifferenza della classe politica siciliana, prima tra tutte la diffusione del foglio- paga dei deputati. " Ognuno di noi deve portare sempre con se un promemoria con gli emolumenti dei deputati- concludono i ragazzi- per confrontare il nostro stile di vita con quello dei cosiddetti Onorevoli, tanto oggi quanto al momento in cui scenderanno dal cielo per chiederci il voto".

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