giovedì, ottobre 13, 2022

La #crisi dell’ #industria a Palermo e il crollo dell’occupazione tra i #metalmeccanici: venerdì 14 #assemblea provinciale di delegate e delegati Fiom Palermo

Sarà presente il segretario generale Fiom Cgil Nazionale nazionale Michele De Palma. 

Palermo 12 ottobre 2022 - La desertificazione industriale senza fine di Palermo e provincia, la chiusura delle grandi fabbriche che ancora scotta, l’assenza di investimenti. Di questi argomenti si parlerà dopodomani, venerdì 14 ottobre, all’assemblea delle delegate e dei delegati della Fiom, presso il salone della Camera del Lavoro, in via Meli,5, alla presenza del segretario generale Fiom Cgil nazionale Michele De Palma. De Palma, che in mattinata parteciperà alla commemorazione per i 102 anni dell’assassinio di Giovanni Orcel, storico segretario della  Fiom di Palermo, concluderà i lavori, ai quali partecipano il segretario generale Fiom Palermo Francesco Foti  e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. 

Un’assemblea per fare il punto sulla  situazione lavorativa dei metalmeccanici a Palermo. “Chiediamo nuove opportunità lavorative, da una decina d’anni nella nostra realtà non si intravedono prospettive serie per  l’occupazione. Sono necessarie  politiche industriali sia a livello regionale che statale  per portare nuovi insediamenti produttivi nella provincia di Palermo”, dichiarano  il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, che reclamano  interventi per contrastare la desertificazione industriale e, a questo proposito,  sollecitano l’iter per dare attuazione alla fase operativa delle Zes da poco istituite per attirare le imprese che vogliono investire in Sicilia.  

    La situazione più critica riguarda la Italtel di Carini, che attualmente è in concordato preventivo, con una trattativa in corso al ministero dello Sviluppo economico. Negli anni Ottanta,  i dipendenti arrivavano a 2 mila: oggi sono 175, figure di alto profilo professionale che operano nella progettazione e sviluppo di reti multimediali e  di applicazioni innovative nel campo del wireless e della banda ultra-larga.  Un sito a rischio:  Italtel ha annunciato 200 esuberi su 900 dipendenti in Italia nelle sedi di  Milano, Roma e Carini. 

    “Altro tema  è Fincantieri. Aspettiamo  dal nuovo governo la definizione dell’iter per il finanziamento già approvato dal governo Conte per dare il via ai lavori del bacino da 150 mila tonnellate, opera fondamentale per l’occupazione di centinaia di metalmeccanici palermitani e siciliani ma ancora in stand by - aggiungono Foti e Ridulfo - E poi c’è  la  sede Leonardo di Palermo: da tempo chiediamo l’assegnazione di nuove commesse per  potere incrementare l’occupazione. Stessa cosa per la sede locale di STMicroelectronics, fiore  all’occhiello,  con i risultati eccellenti per il lavoro svolto da ingegneri e tecnici palermitani. Anche in questo caso la produttività potrebbe essere incrementata per dare respiro all’occupazione”. 

   Tra le tante situazioni di crisi da affrontare alla presenza del segretario nazionale Fiom De Palma, non può mancare  quella dei lavoratori Blutec di Termini Imerese,  che da oltre 10 anni attendono risposte. “I governi che si sono succeduti finora non sono stati capaci di ridare nuove prospettive al sito - aggiungono i segretari Fiom e Cgil - E tutto il comprensorio dell’aria industriale di Termini Imerese, così come  la zona produttiva  di Brancaccio, svuotati dopo la fuga di tante aziende, chiediamo possano tornare a essere siti attrattivi  per gli investimenti, così come è accaduto nel sito industriale di Carini con  la Tecno System, la multinazionale italiana che ha acquisito il controllo della Seli-Kab , azienda che si occupa di hardware all’interno dello stabilimento di Italtel”. 

        Tra le vicende da analizzare quella della ex gloriosa Keller, e  di Ansaldo Breda, acquisita da Hitachi  col governo Renzi: nella cessione passarono tutte le sedi tranne il sito di Carini, escluso. “Ansaldo  e Keller rappresentavano gli stabilimenti  di punta del  nostro polo  ferroviario e non ci sono più, in un momento in cui sarebbero serviti per risanare la condizione disastrosa  delle nostre ferrovie - continuano Ridulfo e Foti - E poi ci sono le partecipate del Comune di Palermo. Abbiamo chiesto un incontro al sindaco per una verifica dello stato di tutte le aziende. Alla Sispi servono nuove assunzioni per garantire il turnover. E poi chiediamo al Comune certezza sui lavori per le nuove linee del Tram, è fondamentale sapere quando partiranno, anche per dare lavoro ai metalmeccanici, come sta avvenendo per le linee già in funzione, dove in tanti sono già impegnati”. 

  La Fiom Palermo  intanto ha avviato dal 30 settembre la fase congressuale  con le assembleeh nei posti di lavoro. Il congresso provinciale Fiom si terrà il 16 dicembre.

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