lunedì, settembre 12, 2022

A Bologna, il 13 settembre, la cerimonia di conferimento del Premio organizzato da Avviso Pubblico, CGIL e FNSI


Roma, 12 settembre - In occasione del 13 settembre, giorno in cui nel 1982 viene approvata la Legge Rognoni-La Torre che introduce per la prima volta nel nostro ordinamento il reato di associazione di tipo mafioso, Avviso Pubblico, Cgil e Federazione nazionale della stampa italiana organizzano a Bologna una cerimonia di conferimento dello speciale “Riconoscimento alla memoria di Pio La Torre”, sindacalista e parlamentare, noto per il suo impegno sui temi della lotta alla mafia, per la pace, la democrazia e la legalità, ucciso a Palermo il 30 aprile 1982, insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo.

La cerimonia dell’edizione 2022 si terrà martedì 13 settembre, a partire dalle ore 14,30, a Bologna, in collaborazione con l’Università Alma Mater Studiorum (in via Zamboni, 33), in occasione della Summer School che durante la mattina svolgerà anche un approfondimento sulla legge Rognoni-La Torre quarant’anni dopo l’approvazione.

Il Premio, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, è finalizzato a valorizzare casi ritenuti di alto valore civile e politico, aventi come protagonisti sindacalisti, amministratori locali e giornalisti che, svolgendo la loro attività, si sono particolarmente distinti nella difesa della democrazia, nella prevenzione e nel contrasto alle mafie, alla corruzione, all’illegalità e per la diffusione di una cultura della legalità e della responsabilità.

All’incontro, presieduto da Stefania Pellegrini, direttrice del Master Pio La Torre in “Gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie” dell’Università di Bologna, tra i membri della giuria del premio, interverranno:

• On. Rosy Bindi, già presidente della Commissione parlamentare antimafia e Presidente della giuria del premio;

• Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico;

• Giuseppe Massafra, segretario nazionale CGIL;

• Mattia Motta, segretario generale aggiunto della Fnsi.

Ad aprire il dibattito l’intervento del figlio, Franco La Torre.

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