venerdì, settembre 01, 2023

Incendi, a Corleone morte 15 mucche. Paura a Monreale


FABIO GERACI

Una quindicina di mucche sono morte bruciate a Corleone, in contrada Bicchinello, in un incendio probabilmente doloso che è scoppiato ieri intorno alle 14. 

Ad andare a fuoco un capannone con la copertura in lamiera che fungeva anche da stalla. All’interno del magazzino, che veniva usato come deposito per il fieno, c’erano diverse mucche: a causa delle fiamme, però, non è stato possibile aprire la porta e gli animali sono rimasti intrappolati, preda delle esalazioni e dei fumi tossici che si sono sprigionati.

I vigili del fuoco, intervenuti assieme a una squadra del Comune e a una pattuglia dei carabinieri della stazione di Corleone, dopo le operazioni di spegnimento hanno trovato le carcasse dei bovini ormai carbonizzate. Il sindaco, Nicolò Nicolosi, ha segnalato l’incendio alle forze dell’ordine: «Invitiamo a fare chiarezza su quanto accaduto ieri pomeriggio in contrada Bicchinello e soprattutto a far luce sulle cause del rogo che, da quanto emerso finora, potrebbe essere di origine dolosa».

Non sembra esserci pace nemmeno nel territorio di Monreale dove gli incendi non smettono di mettere paura ai residenti. Dopo quelli che si sono sviluppati il 24 luglio, ieri è stata la volta di un altro che ha interessato l’area di Caculla ma soprattutto contrada Miccini, nella zona Pezzingoli nei pressi dell’acquapark. Le fiamme - anche queste probabilmente provocate dalla mano dell’uomo - hanno distrutto una vasta area di macchia mediterranea ma sono state domate in un paio d’ore.

Sul posto, oltre agli uomini della forestale e della protezione civile, sono arrivati due elicotteri che hanno lanciato l’acqua perché c’era il timore che il rogo, spinto dal vento, potesse lambire alcune abitazioni. Non ci sono stati feriti, né danni tranne a un’auto che è andata a fuoco. Nella notte tra mercoledì e giovedì, invece, un incendio era divampato in contrada San Girolamo a metà tra Termini Imerese e Trabia. Anche in questo caso il fuoco ha divorato alcuni ettari di macchia mediterranea e di bosco ma anche spazzatura che si era accumulata al bordo della strada. A scopo precauzionale era stata chiusa, e tre ore dopo riaperta, al traffico l’autostrada per Catania perché il fumo intenso aveva reso pericolosa la circolazione per la scarsa visibilità.

GdS, 1 settembre 2023

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