sabato, giugno 22, 2013

Palermo, 100 mila in corteo per la sfilata finale del Gay-Pride

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando al corteo del Gay Pride
Decine di migliaia alla parata del Gay Pride di Palermo questo pomeriggio. Colori, soprattutto il rosa, musica, allegria, carri e flash mob. Con diversi politici in prima fila tra i quali Nichi Vendola, Paolo Ferrero e Leoluca Orlando. Maria Grazia Cucinotta, Eva Riccobono, Vladimir Luxuria e Barbara Tabita le madrine. «Palermo - ha detto Titti De Simone, presidente del coordinamento del Pride - ha dimostrato in questi giorni di essere una capitale europea e dei diritti». Tutti in corteo dal Foro Umberto I ai Cantieri culturali della Zisa, con il flash mob del «bacio libera tutti». Intanto, in un altro spazio della città, nel parco Ninni Cassarà, si svolge il 'family day', organizzato da un gruppo di associazioni cattoliche. 
«Credo di avere avuto molte prove che mi hanno reso diffidente nei confronti del Parlamento e nei confronti della politica. Il centrosinistra in passato troppe volte ha peccato di viltà, ha pensato di non turbare gli umori d'oltretevere. Il centrodestra manco a parlarne. Con la loquela di Giovanardi ha sempre segnalato la propria idea di modernità un tantinello medievale». Lo ha detto il presidente di Sel, Nichi Vendola, a margine della parata nazionale del gay pride in corso oggi pomeriggio a Palermo. «Ora sono contento che anche nel centrodestra ci sono voci importanti che si levano per squarciare questa coltre d'insopportabile ipocrisia - ha aggiunto Vendola -, e di dire la verità, perché noi chiediamo alla legge di riconoscere quello che è nella vita, nella società». 

LUXURIA: QUESTO E' IL VERO FAMILY DAY 
«È questo il vero Family day - rivendica Luxuria - qui ci sono famiglie etero e gay, senza alcuna discriminazione». In effetti, mentre il corteo procede diventano sempre più numerosi i giovanissimi, e ci sono molte famiglie con i loro bimbi. «Basta omofobia», si legge su un grande lenzuolo«. Spiccano gli oltre 21 carri addobbati a festa con centinaia di palloncini fuxia, il colore del Pride, che si ripete nei vestiti e nei fiori che accompagnano la lunga kermesse. Tra gli slogan ripetuti più spesso dalla folla, la tutela dei diritti per tutti, «Amare è un diritto umano», concetto poi declinato in tutte le lingue, dall'inglese «different people, same rights», fino al dialetto siciliano «ti vogghiu bene». Molti indossano magliette con i colori e il simbolo del Pride Palermo, l'asterisco rosa. L'attrice siciliana Cucinotta è arrivata accompagnata da una decina di poliziotti in tenuta d'ordinanza completamente fuxia. 

Tra la bandiere spiccano anche quelle contro il Muos, di Rifondazione, delle varie associazioni per la difesa dei diritti Lgbt. «Una straordinaria festa», dice Orlando, che sottolinea come «la diversità di ognuno diventi la ricchezza di tutti. Questo è il mosaico di Palermo, tutti uniti nel nome dell'eguaglianza». «Accettare l'omosessualità», per Eva Riccobono «è un grande senso di civiltà e la Sicilia è avanti rispetto al resto del Paese». «Tutte le persone intelligenti», riprede la Cucinotta «accoglieranno il Gay pride e di quelle meno intelligenti ne facciamo meno». 


L’Unità, 22 giugno 2013

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