lunedì, giugno 24, 2013

Corleone, campi di lavoro antimafia. A 'mpupari la vigna... poi l'incontro con Dino

La foto di gruppo con Dino Paternostro
“Lo Stato, per sconfiggere la mafia deve essere in grado di dare diritti che la mafia garantisce come favori” (Dalla Chiesa)
Corleone, Addì 19 giugno 2013
Ore 7:30 partiamo dalla sede della Cooperativa verso i terreni confiscati ai nipoti di Riina a ‘impupare le viti. Si sono aggiunti al gruppo tre ragazzi di Catania Marco, Marco e Danilo che oggi sostituiscono i ragazzi dell’Istituto Russell-Newton di Scandicci rimasti nella casa per il loro stage scuola-lavoro occupandosi di inventario e sito della cooperativa. Dopo una prima pausa si torna in vigna ma ci accorgiamo che non riusciremo a concludere tutto quel lavoro per il troppo caldo. Proviamo comunque a fare una ulteriore pausa sedendoci sulle zolle enormi di terra scura. Sicuramente se ci potessimo guardare dall’alto sembreremmo tante formichine dal cappellino rosso. 

Il caldo ci assale e parte il “delirio dalle vigne”: un gruppetto canta al ritmo della “vigna loca”, altri si cospargono il capo con le ultime gocce di acqua, altri si concedono un cicchino svogliato. 
Un breve consulto con Gino, socio della cooperativa che oggi ci guida nei lavori di campagna, decidiamo di chiudere la giornata lavorativa e ci dirigiamo verso il bar nella piazza centrale di Corleone per una magnifica granita al limone a mo’ di aperitivo. 
Ore 13:00, solito super pranzo preparato dai volontari dello SPI CGIL, poi siesta e alle 17:00 ci dirigiamo verso il cimitero di Corleone per visitare la tomba di Placido Rizzotto e Bernardino Verro messa a disposizione dal comune di Corleone proprio all’ingresso, ben visibili. 
La giornata non è ancora conclusa, segue l’incontro con il responsabile della Camera del Lavoro di Corleone Dino Paternostro che ci racconta la storia dei Fasci Siciliani e vari aneddoti di storie contadine che ci aiutano a comprendere il contesto in cui si svolsero i fatti. 
Tra le frasi che stasera sono uscite ho scelto per questo diario quella di Dalla Chiesa che in un incontro a Corleone disse: “Lo Stato, per sconfiggere la mafia deve essere in grado di dare diritti che la mafia garantisce come favori.”
Alle 20:30 la cena è preparata da Stefano, uno dei giovanissimi volontari del campo con l’aiuto tecnico/professionale della sottoscritta e di altre compagne: pasta al pomodoro e salsiccia, pasta al pesto per vegetariani e vegani, pollo al limone con contorno di insalata e anguria per finire. 
Stasera a cena si sono uniti a noi due ragazzi afgani Idris e Wakis, accompagnati dalla cooperativa “i Girasoli” con la quale seguono un progetto di inserimento socio-lavorativo per minori stranieri (anche solo minori adesso sono più).
Passeggiata serale per le vie di Corleone, guardati a vista da una luna quasi piena e inondati dal profumo di gelsomino. A domani!
Cinzia

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