domenica, giugno 30, 2013

Denuncia del figlio del boss Provenzano: «Mio padre trattato senza umanità»

Bernardo Provenzano
PALERMO - Il figlio del capomafia Bernardo Provenzano, Angelo, ha presentato un esposto ai carabinieri di Parma, città in cui il boss è detenuto, denunciando «lo stato di degrado, di abbandono fisico, l'assenza di igiene» in cui versa il padre «trattato - scrive - in dispregio a tutti i criteri minimi di umanità».
L'ULTIMA VISITA IN CARCERE - La decisione di sporgere denuncia è stata presa dopo l'ultima visita al carcere - il boss è ricoverato da settimane per un'infezione - dove Angelo Provenzano è andato per avere notizie sulla salute del padre.
Dal penitenziario hanno consegnato a Provenzano jr la biancheria del detenuto che - dice la denuncia - è «in condizioni igieniche incompatibili con il minimo senso di decenza, testimoniando l'abbandono igienico totale in cui versa». «La biancheria - si legge nell'esposto - era intrisa di urine e macchiata fin sulla parte che copre le spalle, risultando palesemente bagnata, oltre che piena di macchie già presumibilmente asciugatesi, nonchè emanante un insopportabile fetore». Provenzano jr fa, inoltre, presente «che negli ultimi tempi, su disposizione del carcere, non sono stati più fatti entrare né accappatoi, né asciugamani (poiché, si dice, sia impossibile fare la doccia al detenuto)». Tutti elementi che spiegherebbero, secondo i familiari del boss, le infezioni di cui soffre.
LE RICHIESTE DI REVOCA DEL 41 BIS - Da mesi il legale del capomafia Rosalba Di Gregorio chiede invano la revoca del 41 bis per il padrino di Corleone, affetto da diverse patologie neurologiche, cardiache e da una recidiva del tumore alla prostata. Il boss viene alimentato con un sondino e non è più in grado di deambulare da solo.
IL VIDEO CHOC - Il 20 maggio scorso, un video esclusivo trasmesso dalla trasmissione di Michele Santoro, «Servizio Pçubblico», mostrava come il boss, nel corso di un colloquio con i congiunti versasse in condizioni precarie. Un video choc di Bernardo Provenzano, in cui il boss di Cosa Nostra appare quasi irriconoscibile rispetto alle immagini finora note, con un berretto di lana in testa, apparentemente non in grado di capire quello che la moglie e il figlio gli dicono mentre lo visitano in carcere.
LUMIA: "PER PROVENZANO NESSUN PRIVILEGIO" -  "Il boss Bernardo Provenzano ha tutto il diritto di essere curato e rispettato in carcere, ma non può avere nessun privilegio. Mi dispiace che i figli abbiano perso una grande occasione per riscattarsi: chiedere al padre di collaborare con la giustizia e far ottenere al loro genitore i benefici previsti dalla legge". Lo dice il senatore Giuseppe Lumia, capogruppo del Pd in Commissione giustizia, commentando la richiesta di scarcerazione del figlio del boss Bernardo Provenzano. "La scarcerazione - aggiunge - non è un privilegio che lo Stato può concedere a chi si è macchiato di reati gravissimi".


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