domenica, novembre 05, 2023

Per i 108 anni dall’assassinio di Bernardino Verro. SOCIALISMO, CONTADINI, OPERAI E “MORTI IN LICENZA”…

L’intervento di Elisa Inglima


di
ELISA INGLIMA*
Il 2 dicembre 1915, intervenendo alla Camera dei deputatiqueste furono le parole dell’on. Filippo Turati ricordando Bernardino Verro: «Poche settimane fa veniva fucilato da mano assassina un uomo che non sedette qua dentro, ma che era degno di sedervi, che militò, visse e rifulse nella vita pubblica italiana: Bernardino Verro.

Bernardino Verro, tutti lo sapete, ha rappresentato per molti anni lo spirito di quel proletariato siciliano che, secondo la parola brillante di Sonnino, saprebbe elevarsi da sé, se il governo della borghesia italiana non lo impedisse. 


* Dirigente scolastico dell’IISS “don G. Colletto” e dell’IC “G. Vasi” di Corleone


E fu perciò che dai Fasci ad oggi l'anima di quel cooperatore, di quell'educatore, di quell'amministratore, di quel rivendicatore, sapeva che la mafia lo avrebbe spento. Orbene, io lo ricordo con questo augurio, che venga un tempo in cui l'Italia abbia quest'altra gloria da aggiungere alle tante glorie dell'oggi: poter garantire che i suoi migliori cittadini saranno difesi contro la mafia».

La prima difesa e il primo fondamentale argine contro tutte le forme di prevaricazione e ingiustizie sociali sono l’istruzione e la cultura.

Sono trascorsi 108 anni dall’uccisione di Bernardino Verro e dal discorso pronunciato da Filippo Turati in Parlamento,130 anni dalla sottoscrizione dei Patti Agrari di Corleone e dal primo grande sciopero dei coloni di Corleone organizzati intorno ai Fasci dei Lavoratori. 

Se a distanza di tanti anni, nonostante i colpi sparati e i tentativi di eliminarne il ricordo, anche trafugando l’originale busto bronzeo che i municipi socialisti d’Italia gli avevano dedicato nel 1917, ricordiamo ancora il valore di Bernardino Verro è perché è stato uno dei più grandi sindacalisti siciliani, capace di affrontare

REALISTICAMENTE

SENZA MASSIMALISMI

SENZA ESTREMISMI

IN RISPONDENZA AL PRINCIPIO GRADUALISTICO

i problemi cogenti dei suoi contemporanei: contadini, braccianti, coloni, e lavoratori agricoli:

Offrendo una guida responsabile e non avventuristica,

- sfruttando gli spazi offerti dal momento politico.

Nel metodo ancora oggi condivisibile la più grande lezione di Bernardino Verro a cui oggi rendiamo omaggio con questa cerimonia nella quale è presente la delegazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi e una rappresentanza degli studenti dei licei di Corleone.


* Dirigente scolastico dell’IISS “don G. Colletto” e dell’IC “G. Vasi” di Corleone

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