sabato, luglio 15, 2023

Mufara, ambiente tutelato. C’è il no all’osservatorio


TIZIANA ALBANESE

Si ribadisce, ancora una volta, l’interesse della Regione alla realizzazione dell’opera, tuttavia nell’area in cui insiste il progetto dell’osservatorio astronomico, esistono vincoli di inedificabilità assoluta». È quanto si legge nella nota dell’assessorato regionale al Territorio, guidato da Elena Pagana, acquisita giovedì scorso dal Comune di Petralia Sottana, in riferimento al progetto presentato dall’Agenzia spaziale europea, in accordo con l’Asi e con la Fondazione Gal Hassin di Isnello.

Si dicono soddisfatte le associazioni ambientaliste Cai, Gre, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Rangers d’Italia e Wwf, da sempre contrarie, per ragioni legate al rispetto del territorio e per la loro contrarietà alla cementificazione, alla costruzione dell’osservatorio sul monte Mufara, nelle Madonie: «Ciò che scrive la Regione noi lo sosteniamo da oltre un anno - scrivono in una nota congiunta -. Occorre ora evitare di continuare a forzare procedure e alimentare contenziosi. Serve studiare le soluzioni alternative possibili che proponiamo, inascoltati, da mesi e che riguardano la ricerca di un sito alternativo, come monte San Salvatore, e la contestuale modifica del progetto che prevede attualmente spazi e volumi edilizi non essenziali per la ricerca scientifica».

Il disegno di legge, contenente la proposta di costruzione dell’impianto denominato Fly-Eye a un centinaio di metri di distanza dalla cupola per l’osservazione planetaria già esistente, era stato approvato dall’Assemblea regionale. Tuttavia, la norma in questione, a causa degli emendamenti approvati successivamente in aula, che ne hanno stravolto l’impostazione originaria, è stata oggetto di impugnativa. L’area individuata si trova, infatti, all’interno del Parco delle Madonie, dove esistono vincoli di inedificabilità assoluta prescritti da un Ddl regionale che non può essere derogato dallo stesso ente.

Ma mentre gli ambientalisti chiedono di modificare il progetto e cambiare sito, l’assessore al Territorio sta cercando strade alternative per aggirare l’impugnativa e proseguire l’iter di realizzazione della struttura sul monte Mufara. «L’osservatorio astronomico è un’opera di interesse strategico per la Regione, che per le sue caratteristiche scientifiche e innovative lo renderebbe unico al mondo con conseguenti, importanti e positive ricadute su tutto il territorio - si legge nella delibera firmata dall’assessore regionale, Elena Pagana -. Abbiamo avviato proficue interlocuzioni con i ministri competenti, i quali hanno apprezzato l’importanza scientifica dell’opera e hanno prestato attenzione a una nostra proposta che, in ossequio ai principi costituzionali di locale cooperazione tra Stato e Regioni, dovrà tramutarsi in una iniziativa legislativa speciale di rango statale volta a dichiarare l’opera di interesse strategico nazionale, al fine di rimuovere e superare i vincoli». (*TIAL*)

Nessun commento: