domenica, agosto 05, 2012

Corleone, maggioranza in confusione boccia l'avvio della riforma dell'Ato Rifiuti

Un momento dell'animata discussione Gambino-Siragusa
Vero è che ogni popolo ha il governo che si merita. Mi chiedo, però, di quali gravissime colpe si sia macchiato il popolo corleonese per meritare un’amministrazione  e una maggioranza consiliare come quelle attuali. Non hanno le idee chiare su nulla, balbettano, dicono una cosa e ne fanno un’altra, litigano come vecchie comari in consiglio comunale, suscitando  l’imbarazzo delle stesse forze di opposizione. Emblematico quello che è accaduto nelle due sedute consiliari di venerdì e sabato sera. Venerdì 3 agosto il consiglio comunale era stato convocato per approvare lo statuto del nuovo dell’Ato rifiuti, che dovrebbe (finalmente) avviare la riforma per troppo attesa di questi carrozzoni politico-clientelari. (GUARDA L'ALBUM)
Ma la prima sorpresa arriva dall’intervento del sindaco Lea Savona. «Ci siamo riuniti a Palermo con i sindaci della provincia e si è deciso di non approvare lo statuto, perché ci sono troppe cose che non convincono. A cominciare dalla sorte degli impiegati amministrativi in esubero…Io, comunque, siccome sono democratica, lascio liberi di consiglieri di votare come vogliono». Certo, anche se dall’8 maggio è in aspettativa senza assegni (ha rinunciato a 1.000 euro al mese di stipendio per avere tutta intera l’indennità di 3.000 euro da sindaco: come dire, lascia per quasi triplicare!), il sindaco è un’impiegata amministrativa dell’Ato rifiuti. E umanamente comprensibile la sua preoccupazione. Per gli amministrativi in esubero si prevede una riconversione professionale, che porti alcuni di loro a lavorare in strada. Però, il problema vero non è questo. È quello, invece, dei milioni di euro di debiti degli Ato rifiuti nei confronti delle ditte private e come conseguenza delle dissennate assunzioni clientelari fatte nei primi anni del loro funzionamento. Contro l’aspettativa di tanti sindaci, la legge di riforma non ha previsto che i debiti se li possa caricare “mamma” Regione, ma che ogni comune si paghi i propri, seppur dilazionati in dieci anni. La Regione assicurerebbe solo  l’anticipazione delle somme necessarie. Da qui la fronda dei comuni. Con grande senso di responsabilità, i consiglieri di opposizione hanno sostenuto l’opportunità di approvare l’atto, per avviare così una riforma, che avrà dei difetti, ma che consentirà di liquidare entro il 31 dicembre 2012 gli attuali Ato, che già il 30 settembre cesseranno di esistere, li ridurli da 27 a 10 (uno per provincia, più uno per le isole, facendo risparmiare notevolmente sui costi di gestione), avvii la costituzione delle SRR (Società Regolamentazione Rifiuti), e punti decisamente alla raccolta differenziata dei rifiuti col sistema del “porta a porta”, con l’obiettivo di trasformare i rifiuti in risorsa. Discorsi inutili, perché la maggioranza decideva di astenersi (tecnicamente, ha spiegato il segretario generale del comune, equivale a votare contro), col risultato di bocciare (incredibilmente) una sua stessa proposta, lasciando il comune nel caos più assoluto: con i debiti, senza raccolta differenziata, con gli stipendi a singhiozzo degli operai.
E non poteva mancare il colpo di scena finale: un battibecco su questioni procedurali tra il consigliere Pio Siragusa e il presidente Stefano Gambino, che impantanava l’aula, fino a costringere la minoranza ad abbandonare per protesta il consiglio comunale. «Non solo avete le idee confuse, ma per giunta litigate come vecchie comari…», hanno detto prima di andare via. A seduta sciolta per mancanza di numero legale e rinvio automatico alla serata di sabato, il battibecco tra Siragusa e Gambino diventava quasi uno scontro fisico, con scambi di parolacce irripetibili tra i due. Sabato sera, il prevedibile epilogo: la maggioranza si asteneva, la minoranza votava a favore, e l’atto non veniva approvato. Povera Corleone! (d.p.)
5 agosto 2012

6 commenti:

Leoluca Criscione ha detto...

LEGGO nell'articolo: ...il sindaco (Lea Savona nda) è un’impiegata amministrativa dell’Ato rifiuti. E umanamente comprensibile la sua preoccupazione. Per gli amministrativi in esubero si prevede una riconversione professionale, che porti alcuni di loro a lavorare in strada...

Se capiscono bene (dopo quasi 50 anni all'estero il mio italiano lascia a desiderare...)accettando l'avvio della riforma, il sindaco potrebbe finire a lavorare in strada?

DINO PATERNOSTRO ha detto...

Potrebbe accadere, ma non e' questo il problema. Bisogna subito avviare la riforma degli sto rifiuti. Chi perde tempo si assume gravissime responsabilita'.

Leoluca Criscione ha detto...

...le priorità sono chiarissime... ...mi dispiace non essere stato chiaro: intendevo, con un po' di cattiveria, far riflettere sulla possibilità, che il rinvio abbia a che fare con quel dover 'lavorare in strada'!!

Personalmente non ero al corrente che il sindaco fosse un'impiegata amministrativa dell'Ato rifiuti!! Quindi facente parte del gruppo di persone (i cui nominativi non sono mai pubblicati a mia conoscenza), assunti dall'Ato per ottenere l'appalto!!

Anonimo ha detto...

...trovo 'interessante' il silenzio circa i 'comprati' dalla Ato rifiuti per avere l'appalto! Come mai non sono mai stati pubblicati?? (o magari la notizia mi è sfuggita)...

Leoluca Criscione ha detto...

Chiedo scusa, il commento di cui sotto é stata scritta da me, inavvertitamente non ho firmato!

...trovo 'interessante' il silenzio circa i 'comprati' dalla Atorifiuti per avere l'appalto! Come mai non sono mai stati pubblicati?? (o magari la notizia mi è sfuggita)...

Leoluca Criscione ha detto...

...a parte la grammatica; ma veramente NESSUNO osa nominare i 'comprati' o gli 'svenduti' in relazione al baratto Comune di Corleone ATO-rifiuti??

VEDERE questo sito per una denuncia senza nominativi http://www.cittanuove-corleone.it/Manifesto%20CGIL%20sui%20rifiuti.pdf

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http://www.cittanuove-corleone.it/Manifesto%20CGIL%20sui%20rifiuti.pdf