mercoledì, agosto 01, 2012

Corleone, campi di lavoro antimafie. "I volontari fanno parte del nostro paesaggio", dicono i cittadini

Sulla Torre saracena, ad una spanna... dal cielo
Oggi nell'attesa di prendere la corriera che da Palermo mi ha portato a Corleone ho avuto la possibilità di scambiare alcune parole con dei cittadini corleonesi. Ho chiesto loro che opinione si erano fatti dei nostri volontari che da anni arrivano per condividere l'impegno di antimafia sociale della Cooperativa Lavoro e Non Solo. Come spesso capita una risposta indiretta ma molto significativa. Una ragazza mi ha detto: "sai quando io vado in vacanza e mi capita di soggiornare; alla consegna della mia carta d'identità spesso capita che mi viene fatto notare la provenienza Corleonese. In questi anni molti giovani hanno potuto scoprire e conoscere la Corleone Onesta e Dignitosa....". Ho riflettuto molto su quella frase . Noi a Melito Porto Salvo, Torchiarolo, Corleone, Parete, facciamo anche questo. In questi giorni sto leggendo un libro "Il Casalese"; narra l'impero economico e politico di un deputato che non è stato arrestato grazie all'immunità parlamentare e non perchè ha dimostrato la sua innocenza... ma quel titolo "condanna"  l'intera comunità locale  della Terra di lavoro del casertano. Lì gli inviti a pranzo delle famiglie ai nostri volontari  non è solo ospitalità ma è una scelta di "parte".
Arrivo a Corleone, scendo dall'autobus e l'autista mi saluta e mi dice: "oramai tutti questi volontari fanno parte del nostro paesaggio". Noi tutti riporteremo a casa nostra molto di più di quello che offriamo... e allora mi domando: "siamo veramente volontari o c'è qualcosa di profondamente nuovo nel nostro impegno e nella condivisione con le comunità locali oneste di questi territori?”
Maurizio Pascucci
Coordinatore Progetto "Liberarci dalle spine"


Dai volontari corleonesi
Con Dino Paternostro, segretario della Cgil di Corleone
caro diario, è giunto al termine il nostro quarto giorno di campo. La giornata è iniziata con la solita sveglia al mattino presto, abbondante colazione e subito si parte! Cinque ragazzi sono andati nel laboratorio dei legumi mentre gli altri hanno fatto prima tappa al campo di meloni, dove  hanno dovuto scartare quelli che, secondo istruzioni di Franco, erano i meno buoni. Dopo una breve pausa abbiamo raggiunto gli altri al laboratorio di legumi dove muniti di zappe abbiamo estirpato le erbacce per prevenire rischi di incendio. Tornati a casa ci aspettava un ottimo pranzo e due nuovi volontari (Luigi e Giovanni) direttamente da Palermo. Dopo esserci riposati ci siamo recati al cimitero di Corleone dove ad aspettarci c'era Dino Paternostro (segretario della camera del lavoro di Corleone) che ci ha condotti al mausoleo di Placido Rizzotto che finalmente, dopo 64 anni dalla sua morte, ha ricevuto i funerali di stato. Accanto alla sua tomba c'è anche quella di Bernardino Verro, ex sindaco e promotore delle lotte contadine di inizio '900. Tornati a casa Dino ci ha raccontato il difficile sviluppo della lotta alla mafia, a partire dalle proteste contadine di fine '800 fino alla difficile gestione attuale dei  beni confiscati, con intervento finale di Maurizio Pascucci che ci ha offerto lo spunto per un confronto tra l'agire della mafia nel meridione e il centro nord d'Italia.
La serata si è conclusa come sempre con la cena e un dolce a sorpresa.
Alice e Francesca

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