giovedì, aprile 04, 2024

Portella, memoriale in pieno degrado Appello per tutelarlo


Leandro Salvia

Piana degli Albanesi - Dal settembre dello scorso anno il Memoriale di Portella della Ginestra figura i siti regionali di «interesse culturale». Il riconoscimento non si è però finora tradotto in interventi conservativi che da tempo vengono sollecitati a salvaguardia di un luogo simbolo delle lotte contadine. 

«Si trova in condizioni di inaccettabile decadimento», denuncia in una nota l’associazione «Portella della Ginestra» di Piana degli Albanesi, che critica anche «l’assenza delle autorità regionali e locali». «Alcuni dei sassi sono pericolosamente inclinati. La base che sostiene il masso con incisa la poesia di Ignazio Buttitta è gravemente danneggiata. Tante sono le pietre di rivestimento che si sono staccate dal muro che costeggia “la trazzera” e dai muretti delle piazzole dove l’artista Ettore de Conciliis ha collocato i sassi in memoria delle vittime della strage del Primo Maggio 1947».

L’associazione, che mette insieme i sopravvissuti alla strage e i familiari delle vittime, segnala anche alcune opere realizzate da privati attorno al Memoriale. «È stata spianata la cima della collina “Rahji i Dxuhati” da dove, secondo alcune tesi non confermate storicamente, i fascisti della Decima Mas avrebbero lanciato bombe petardo sulla folla che festeggiava la festa del Lavoro. Incredibilmente – fa notare il portavoce Francesco Petrotta - si legge nella nota - sono stati rasi al suolo anche i sassi dietro i quali i testimoni oculari della strage Vincenzo Di Noto e Francesco Di Giuseppe si ripararono dai colpi d’arma da fuoco della banda di Salvatore Giuliano».

Nei mesi scorsi l’associazione aveva proposto alla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo di dichiarare bene culturale di particolare interesse storico e culturale tutta l’area, comprese le pendici del monte Maja e Pelavet da dove spararono i banditi guidati da Salvatore Giuliano. Nel frattempo nei terreni agricoli attorno al Memoriale sono stati però realizzati dei lavori privati per l’impianto di un grosso vigneto.

Il sito di Portella della Ginestra, teatro delle strage del primo maggio 1947, lo scorso settembre è stato dichiarato bene di interesse culturale ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio «sia per il suo riferimento con la storia, sia quale testimonianza unica». A lanciare la proposta erano stati la Cgil di Palermo e l’associazione «Portella della Ginestra». L’idea venne accolta dalla Soprintendenza per i Beni culturali che, su mandato dell’assessore regionale ai Beni culturali, avviò l’iter per la «dichiarazione di interesse culturale». (*LEAS*)

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