martedì, aprile 23, 2024

IL COMMENTO. La differenza che passa tra dirsi antifascisti ed esserlo veramente

DI FRANCESCO PICCOLO 

La questione è molto semplice. Se mi dicessero che per ricoprire una carica dello Stato bisognache io dica che sono nato a Caserta, direi con molta facilità: io sono nato a Caserta (perché sono effettivamente nato a Caserta). 

Se mi dicessero che per ricoprire una carica dello Stato bisogna che io dica che sono residente a Roma, direi con molta facilità: io sono residente a Roma (perché sono effettivamente residente a Roma). Se mi dicessero che per ricoprire una carica dello Stato bisogna che io dica che sono nato a Milano, non saprei come fare, perché non sono nato a Milano. Potrei dire molte cose su Milano, potrei dichiarare perfino la mia passione per Milano, potrei usare molti giri di parole per dichiarare la mia simpatiaper Milano, e potrei perfino dire che mi sarebbe piaciuto molto essere nato a Milano.

 

Ma non potrei dire con semplicità e nettezza: sono nato a Milano. 
Perché non è vero. 
Sono alto un metro e novanta. E se mi dicessero che per ricoprire una carica dello Stato bisogna che io dica che sono basso di statura, io potrei cavarmela dicendo che in realtà, rispetto ai campioni di basket della Nba, io posso essere considerato basso. 
Potrei cavarmela così. 
Potrei perfino dire che fino a qualche decennio fa, la mia misura sarebbe stata considerata oggettivamente alta, ma adesso la struttura fisica degli italiani è cambiata, e la mia altezza non è più così oggettivamente definibile come: uomo alto. 
Potrei, insomma, alla richiesta insistente dei cittadini italiani di dichiararmi basso, pur essendoalto un metro e novanta, dire con molti giri di parole di non essere così alto come si crede. Ma non potrei dire che sono basso, essendo alto un metro e novanta. Potrei dire che mi sarebbe piaciuto essere al Santiago Bernabeu nel 1982 quando l’Italia vinse i mondiali di calcio. 
Ma non ci sono stato. Potrei dire che mi sarebbe molto piaciuto stringere la mano a Enrico Berlinguer, Philip Roth, Lucio Battisti. Ma non li ho mai incontrati. E non posso dirlo. A questo bisogna rassegnarsi. 
Se mi dicessero che per ricoprire una carica dello Stato bisogna che io dica che sono antifascista, direi con molta facilità: io sono antifascista (perché sono effettivamente antifascista). 
E quindi, voglio dire che lo capisco: per definirsi antifascista, bisogna esserlo. 
Perché uno dovrebbe dirlo, se non lo è? 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A giudicare dalle manifestazioni in Italia, in Europa ed in generale in tutto il mondo, per essere di sinistra bisogna essere ANTISEMITI

DINO PATERNOSTRO ha detto...

Per essere di sinistra bisogna essere giusti!