mercoledì, aprile 24, 2024

💊 Pillole di Storia: lo scienziato corleonese Francesco Paolo Crescimanni e l'Expo di Torino del 1884

Francesco Paolo Crescimanni

di TOMMASO BEDINI CRESCIMANNI

Francesco Paolo Crescimanni nacque a Corleone il 13 giugno 1844 da don Giovanni Crescimanni dei marchesi di Madonìa e da donna Angela Ansalone. Fu istruito in casa da un istitutore gesuita e, successivamente, fu mandato a Palermo al Collegio Massimo per completare i suoi studi. Qui conobbe Giacomo Cusmano, fondatore del Boccone del Povero, beatificato nel 1983. I due strinsero una profonda amicizia che durò per tutta la vita.

Fin da giovanissimo mostrò un intelletto eclettico e una particolare propensione per le materie scientifiche e l'innovazione tecnologica. Negli anni '70 del 1800, fondò l'ufficio telegrafico e postale di Corleone che diresse fin quasi alla sua morte.

Ma il vero fiore all'occhiello per la cultura scientifica corleonese e siciliana fu l'Osservatorio Metereologico e Sismico di Corleone che fondò nel 1873. Il Crescimanni fu invitato a pubblicare i suoi studi sul Bollettino del Vulcanesimo Italiano, la più importante pubblicazione scientifica italiana del settore, dal suo fondatore Michele De Rossi, inventore della Scala Rossi-Forel per la misurazione dell'intensità dei terremoti che fu successivamente sviluppata e perfezionata da Mercalli. Con De Rossi inizia una lunga collaborazione e una stretta amicizia che portò il Crescimanni a collaborare anche con l'Accademia dei Lincei.

La sua attività scientifica e le sue intuizioni attirarono molta attenzione nel mondo scientifico tanto che il Crescimanni venne invitato a esporre i suoi lavori all'Expo di Torino del 1884. Il suo "Cenni storici sull'impianto e successivo sviluppo della Stazione Metereologica e Sismica di Corleone in Sicilia" (Catalogo Expo Torino 1884, numero 12183) gli valse addirittura il premio nella categoria Astronomia, Fisica Terrestre, Meteorologia.

La Stazione prendeva, inizialmente, una parte del suo palazzo in via Santa Caterina a Corleone, successivamente, nel 1876, fu trasferita a Chiosi in un villino di sua proprietà.

Nel 1874 aveva sposato una sua cugina, Ursula Canzoneri figlia del barone Giovanni Battista Canzoneri e di donna Giovanna Berlingeri Crescimanni, i due non ebbero figli e il nipote di lui, don Giovanni Crescimanni figlio di suo fratello Nicola, fu nominato erede dallo zio. Per i suoi meriti scientifici il Crescimanni ottenne la nomina a cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia.

In vecchiaia pubblicò il libro "Cenni storici e tradizionali sulla vita giovanile di Filippo Latino poi Beato Bernardo da Corleone" su insistenza dell'editore Paolo Vinci. Nel libro sono raccolte le tradizioni orali tramandatesi in famiglia riguardo a Filippo Latino, infatti il Crescimanni era discendente della sorella della madre del Beato Bernardo, Mattea Xaxa. Volle dedicare il suo libro, pubblicato pochi giorni dopo la sua morte, avvenuta l'8 giugno 1924, "alla mia Corleone devotissima, santamente orgogliosa del Beato concittadino". 

Tommaso Bedini Crescimanni 

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