domenica, dicembre 24, 2023

QUEL BAMBINELLO NATO SULLE MACERIE


Il Presepio della Cattedrale di Caltagirone ispirato al conflitto in Medio Oriente e all'attesa di pace. Tra le macerie alcune drammatiche foto che documentano l’orrore del massacro operato dai terroristi di Hammas il 7 ottobre scorso nel kibbutz Kfar Aza e al rave nel deserto del Negev, e la furiosa risposta dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza

di padre Giovanni Calcara

«Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene, il tempo della guarigione, ed ecco il terrore!». Così, nel VII sec. avanti Cristo, si esprimeva il profeta Geremia.  

Sembrano parole fatte per il tempo presente, anch’esso caratterizzato da guerra e violenza. Ed è proprio il tragico momento storico che stiamo vivendo ad aver suggerito un’integrazione della mostra realizzata nel Coretto della Cattedrale di San Giuliano di Caltagirone, dal titolo “Passione di Cristo, Passione degli uomini”, mostra visitata in questi mesi da diverse migliaia di persone. 

Sviluppando un’idea di don Giuseppe Federico, i creatori Giacomo Lombardo e Stefano Indigeno hanno collocato il Bambino Gesù, non sulla soffice paglia degli abituali presepi, ma su un cumulo di macerie, a richiamare le macerie che si stanno

moltiplicando in questi giorni nella stessa terra che oltre duemila anni fa ha sentito risuonare il canto degli angeli: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore». Accanto al Bambinello alcuni proiettili e la bandiera della pace bruciata e violata, emblema del fallimento di noi uomini, incapaci di comprendere che la pace di sua natura è fragile ed è necessario alimentarla e coltivarla tutti i giorni, a partire dal proprio quotidiano.

Tra le macerie alcune drammatiche foto che documentano l’orrore del massacro operato dai terroristi di Hammas il 7 ottobre scorso nel kibbutz Kfar Aza e al rave nel deserto del Negev, e la furiosa risposta dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. Umanamente parlando, sembra tutto senza futuro. Tuttavia il fatto che Gesù torni a nascere tra le macerie è un segno di speranza, la speranza che davanti al baratro che si prospetta ci si possa impegnare ad accogliere e mettere in pratica il suo invito ad amarci come lui ama noi uomini.

Famiglia Cristiana, 21/12/2023

https://www.famigliacristiana.it/articolo/quel-bambinello-nato-sulle-macerie.aspx

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