mercoledì, dicembre 20, 2023

Domani ore 11,30 a Baucina il ricordo del sindacalista Nicolò Azoti. Cgil Palermo: “Azoti, caduto sulla trincea della lotta per i diritti”


Palermo 20 dicembre 2023 -  Domani a Baucina il ricordo di Nicolò Azoti, segretario della Camera del Lavoro di Baucina ucciso il 21 dicembre 1946, cinque mesi prima della strage di Portella della Ginestra. 

Cgil, Libera e l’amministrazione comunale, assieme a docenti e alunni dell’Istituto comprensivo Don Rizzo di Ciminna, renderanno omaggio al sindacalista alle ore 11,30 in corso Umberto I con una corona d’alloro presso la lapide commemorativa e alle 12  nell’aula consiliare si terrà un dibattito con la partecipazione delle classi della scuola secondaria di primo grado. Interverranno, il sindaco di Baucina Fortunato Basile, la dirigente scolastica del Don Rizzo Giovanna Lascari, il presidente della coop Libera Terra Francesco Citarda, il responsabile dipartimento Archivio e memoria storica della Cgil Palermo Dino Paternostro e Gabriele Mastrilli, nipote di Nicolò Azoti.  

”Ancora una volta ricordiamo Nicolò Azoti, caduto sulla trincea della lotta per i diritti, per il lavoro e per la democrazia, ucciso dalla mafia e dal padronato agrario nell’indifferenza complice dello Stato di allora – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e Dino Paternostro - Il nostro pensiero va anche alla figlia Antonella, scomparsa l’anno scorso, dopo anni di impegno con la Cgil, con l’Auser e con l’Anpi per dare onore e dignità a Nicolò e a tutte le vittime innocenti di mafia. Ricordiamo Nicolò e Antonella Azoti, affidandone la memoria alla scuola, i cui alunni sono  con noi alla cerimonia, nella consapevolezza che la scuola potrà dare continuità al dovere della  memoria, necessaria per costruire un futuro libero dalla mafia e dai suoi complici istituzionali”.

La Cgil proporrà all’Istituto comprensivo “Don G. Rizzo” di inserire lo studio della figura di Nicolò Azoti, e del periodo storico in cui ha vissuto e lottato, nel piano dell’offerta formativa della scuola.

il 21 dicembre del 1946 a Baucina Nicolò Azoti, segretario della locale Camera del lavoro, viene colpito a morte. A sparargli cinque colpi d’arma da fuoco alle spalle, mentre rincasa in compagnia di due amici, è un capomafia locale. Aveva 37 anni. Pagava con la vita l’aver sfidato gli agrari e i gabelloti  mafiosi, che avevano cercato invano di corromperlo e minacciarlo e che alla fine avevano deciso di toglierlo di mezzo. Lo scontro era sull’applicazione della nuova legge sulla divisione dei prodotti agricoli con le percentuali del 60 per cento ai contadini e del 40 per cento al padrone.

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