venerdì, febbraio 21, 2014

Flai-cgil Palermo. Tonino Russo confermato segretario. Si prepara lo sciopero generale

Stefania Crogi conclude il congresso Flai di Palermo
Palermo 20 febbraio 2014 - Il congresso della Flai Cgil di Palermo si è concluso con l’elezione del segretario generale Tonino Russo, 46 anni, di Monreale, lavoratore forestale  dell’antincendio, confermato all’unanimità dai 40 componenti del direttivo (con una astensione, quella dello stesso Russo). Riconfermata  anche la segreteria composta da due giovanissimi, Rosi Pennino, 35 anni, e Dario Fazzese, 33 anni. «Segno di un grande ricambio generazionale all’interno del sindacato e dell’attenzione  ai problemi dei giovani. Il congresso della Flai - dichiara il segretario generale  della Cgil di Palermo Maurizio Calà - si è concluso con la volontà unanime di lanciare lo sciopero generale della categoria per i grandi problemi che l’attanagliano, che vanno dai forestali e dalla copertura economica del comparto, alle questioni che riguardano  la crisi del settore in Sicilia».
«Tantissime industrie dell’agroalimentare - conclude Calà - stanno sparendo dal territorio palermitano.  La Flai ha riconfermato l’impegno per la  legalità e  ha anche lanciato alcune importanti vertenze a partire dalla riconquista delle terre incolte per renderle produttive affidandole a cooperative giovanili, alla capacità di valorizzare gli scarti delle produzioni boschive per la produzione di biomasse”. Dalle 89 assemblee di base della Flai-Cgil, che hanno eletto 83 delegati,  il documento della Camusso è stato condiviso al cento per cento.  
I forestali sono pronti a tornare in piazza: dalla manovra bis del governo Crocetta attesa per la settimana prossima perderanno il 30 per cento del loro salario. I 180 milioni di euro della finanziaria impugnata a loro destinati dovrebbero infatti ridursi a 130 milioni. “Non c’è altra risposta che lo sciopero”, annuncia il segretario della Flai Cgil di Palermo Tonino Russo, a conclusione del congresso della Flai, riunito al San Paolo Palace, davanti a una platea  al 70 per cento di operai della forestale e dell’antincendio iscritti al sindacato, una fetta dei 24 mila operai forestali siciliani che lavorano in 79 riserve, 5 parchi e 168 mila ettari di bosco.
Un comparto, quello dei forestali, in stato di agitazione,  che ha rivendicato al congresso un nuovo ruolo. “Dall’occupazione delle terre per le cooperative di giovani agricoltori a un progetto per la valorizzazione dei forestali anche all’interno della green economy, con la produzione ad esempio di biomasse dagli scarti della lavorazione del legno, e con un piano di risorse  certe del governo per assicurare  la riconferma  delle giornate di lavoro: questi i due punti emersi nella relazione del segretario provinciale – afferma la segretaria nazionale della Flai Cgil Stefania Crogi, a Palermo per la conclusione del lavoro congressuale – Palermo è una delle realtà per noi più importante in termini di iscritti e comporta una proposta politica    in direzione dello sviluppo del territorio. La crisi è nazionale ma ha aumentato le diseguaglianze tra chi lavora e chi no e nei confronti del Mezzogiorno, rimasto senza investimenti. Non possiamo tollerare  che a un bracciante possa venire a mancare il sostegno a reddito perché viene considerato un parassita o un assistito. Il bracciante agricolo ha la stessa dignità  di un operaio dell’industria”.
   Sono 24 mila  gli stagionali dell’azienda da foreste  che divisi in tre fasce realizzano 78 giornate di lavoro (3 mesi  in tutto) , 101 giornate  (4 mesi) o  151  giornate (6 mesi). Al congresso hanno manifestato tutta la loro preoccupazione di lavoratori precari. “Tutti insieme costituiamo l’equivalente di 10 mila lavoratori a tempo pieno”, fa il conto Nino Tamburello, delegato al congresso della Flai Cgil, forestale “centounista”, assunto nel 1989 -  Complessivamente produciamo  2  milioni e 406 mila ore lavorate. Ma ci preoccupa il silenzio delle istituzioni. Sappiamo di non essere stipendiati fissi e non ci difendono”. “Il nostro – aggiunge Tamburello - è un comparto strategico per la Sicilia, l’operaio forestale è necessario per la cura e la valorizzazione dei boschi  e dei parchi, anche a fini turistici, oltre che per evitare nuovi casi come quello di Giampilieri.  Chiediamo al governo la giusta copertura per effettuare  le giornate di garanzia occupazionale, previste dalla legge. Ma chiediamo anche di andare oltre, per avere come obiettivo la tutela del territorio isolano”.
   “Col congresso della Flai Cgil di Palermo- ha aggiunto il segretario regionale della Flai Cgil  Totò Tripi -  oltre al ritorno alla terra, chiediamo di puntare sullo sviluppo agroalimentare in Sicilia pretendendo  qualità delle produzioni e soprattutto  qualità del lavoro”.   



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