sabato, febbraio 01, 2014

Lettera a Papa Bergoglio dai senza-casa palermitani

Papa Francesco
Caro Papa Bergoglio,
siamo 8 famiglie palermitane, con relativi bambini, senza casa e senza lavoro.
Oggi a Palermo è difficile trovare un lavoro e pur essendo delle coppie abbastanza giovani, pur avendo lavorato come muratori nell’edilizia, oggi siamo disoccupati e quindi impossibilitati a pagarci un affitto.
Da circa un mese abbiamo occupato un convento che da due anni era  stato disoccupato dalle tre suore che ci abitavano. Abbiamo subito messo in sicurezza le suppellettili e abbiamo chiuso la cappella per proteggerla. Ci siamo sistemati nel convento con i nostri bambini in attesa di trovare un lavoro stabile che ci permetta di avere una casa per conto nostro.  
Ma dopo qualche giorno del nostro ingresso nel convento abbandonato, salvandolo dal saccheggio che avrebbe subito se fosse stato scoperto da malintenzionati, ci siamo visti arrivare la polizia e i carabinieri mandati dal parroco della cattedrale, nominato, sembra, dal cardinale Romeo, come commissario del convento. Ci siamo alquanto meravigliati del fatto che un prete ci abbia mandato le forze dell’ordine a identificarci e ci abbia poi minacciati di farci sgomberare con la forza se non fossimo usciti con le buone. Ma dove è finita la raccomandazione che Voi avete rivolto a tutte le diocesi e a tutti gli ordini religiosi di aprire i conventi per ospitare “i senza casa”?
Il commissario del cardinale a cui avevamo chiesto di ascoltarci e di tenere conto delle nostre disperate condizioni, ci ha detto che noi avevamo illecitamente occupato un edificio “privato”, e che quindi dovevamo andare via.
La Caritas diocesana, che pure si è attivata per tante famiglie, su richiestadel cardinale, ci offrì di pagare l’affitto per la durata di sei mesi, ma soltanto per tre famiglie, perché non avrebbe avuto la disponibilità economica per le altre. Noi abbiamo rifiutato per solidarietà alle altre, che come noi, hanno bambini e sarebbero stati buttati fuori per strada.
Perché la Chiesa palermitana non si rende conto della grave crisi che noi poveri stiamo attraversando?
Ogni giorno andiamo in strada in cerca di un lavoro e stentiamo a vivere con i nostri figli, le istituzioni non hanno più soldi nelle casse, il lavoro scarseggia e chi può emigra.
Noi giovani famiglie vogliamo costruire il nostro futuro con dignità e a testa alta, vogliamo sperare in un mondo migliore per i nostri figli, abbiamo sperato nel suo messaggio di pace, di fratellanza e di solidarietà non deludete le nostre aspettative!!!!!!


Le famiglie


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