giovedì, febbraio 06, 2014

La frana sulla SP 4 Corleone-S. Cipirello: i tecnici della Provincia predisporranno una perizia di somma urgenza

 
L'arch. Di Benedetto e il geom. Isaia
durante l'incontro alla Provincia con
la delegazione del Comune di Corleone
Stamattina lunga riunione alla Provincia della delegazione del Comune di Corleone (il sindaco, il presidente del consiglio comunale, i consiglieri Paternostro, Schillaci, Cardella, Vintaloro, Labruzzo) prima col commissario straordinario gen. Tucci e poi con l'arch. Di Benedetto, il geom. Isaia e il segretario generale. Abbiamo rappresentato la necessità che la Provincia adotti urgentissimi provvedimenti per riaprire al traffico la SP4 Corleone-S. Cipirello, chiusa dopo la frana al Km 9 (contrada Pietralunga). Per Corleone e per i comuni della zona del Corleonese questa strada è importantissima perchè ci collega con l'ospedale di Partinico e con gli aeroporti di Palermo e Trapani, oltre che con tanti centri dell'area metropolitana di Palermo e del trapanese. Inizialmente il commissario Tucci si era trincerato dietro l'alibi "non abbiamo soldi!". Gli abbiamo fatto rilevare che con la procedura della somma urgenza i soldi si trovano. Abbiamo, quindi, chiesto ed ottenuto un incontro con i tecnici che si occupano della questione. Dopo una lunga riunione, si è deciso che la Provincia, con i suoi tecnici, predisporrà una perizia di somma urgenza per mettere in sicurezza la strada e riaprirla al traffico. Sperano di utilizzare una somma fino a 200 mila euro. Aggiornamento a otto giorni per verificare quanto è stato fatto. 
C'è da fidarsi? Non lo sappiamo. Bisogna monitorare e controllare giorno dopo giorno. Certo è che se l'altra sera non avessi sollevato con forza il problema in consiglio comunale e il comune col presidente del CC non si fosse attivato per chiedere un incontro urgente al commissario della Provincia staremmo ancora fermi. Non ci dobbiamo stancare di difendere il nostro territorio e i nostri cittadini. A cittadini come Angelo Moscarelli del M5S, piuttosto che criticare continuamente, chiediamo di scendere in campo insieme a noi. Saremo più forti e potremo ottenere di più. Almeno potremo dire: ci abbiamo provato!

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