lunedì, aprile 01, 2013

Palermo, a caccia dell'identikit dei nuovi boss di Cosa Nostra

L'omicidio di Giuseppe Calascibetta
di Leone Zingales
Dopo gli omicidi di Davide Romano, Calascibetta e Nangano, gli inquirenti sono impegnati nella ricostruzione dei clan
Magistrati ed investigatori sono impegnati nella ricostruzione dei nuovi assetti delle "famiglie» mafiose palermitane alla luce delle scarcerazioni di "uomini d'onore" che hanno scontato le condanne per associazione mafiosa e, anche, alla luce degli omicidi Calascibetta, Romano e Nangano. Periodicamente i magistrati della Dda che si occupano del monitoraggio dei clan palermitani convocano riunioni al palazzo di giustizia alle quali partecipano investigatori di Squadra mobile, Reparto operativo dei Carabinieri e Dia che sono impegnati nella ricostruzione degli organigrammi ogni qual volta si avverte la "rivoluzione" negli assetti apicali dei clan di Palermo e provincia.
E' bene ricordare che gli omicidi di Davide Romano (aprile 2011), Giuseppe Calascibetta (settembre 2011) e Francesco Nangano (Febbraio 2013) sono stati commessi in contesti di "regolamento di conti" determinati in ambito della criminalità organizzata. Si tratta di tre omicidi che sarebbero scollegati tra di loro ma gli inquirenti cercano di decifrare l'origine di questi tre fatti di sangue, tentano di individuarne le motivazioni. E' certo che le "famiglie" mafiose dispongono di "gruppi di fuoco" pronti ad entrare in azione laddove ve ne fosse bisogno. E si tratterebbe di killer professionisti che non tralasciano nulla, neanche il minimo particolare. Per i delitti Calascibetta e Nangano, ad esempio, non sono stati mai ritrovati i mezzi di guida utilizzati dai sicari. Ed il corpo incaprettato di Romano è stato trovato all'interno di un'automobile rubata.
Nei «mandamenti» di riferimento, avvenuti cioè in territori segnati dall'influenza mafiosa come luogo in cui sono avvenuti gli assassinii (Villagrazia per Calascibetta, Palermo-Centro e Brancaccio per Nangano), sono in corso nuovi assetti. Magistrati e investigatori tentano di localizzare i nuovi boss della città.
La Sicilia, domenica 31 Marzo 2013

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