martedì, aprile 23, 2013

Borsellino: "In troppi hanno sentito le intercettazioni di Napolitano"

Il fratello del magistrato ucciso interviene sul blog di Grillo: "Chiunque ora che sono state distrutte può dire qualsiasi cosa senza essere smentito, è un grossissimo problema"
ROMA - "Le intercettazioni di Napolitano sono state distrutte e sono sicuro che non esiste nessuna copia. Ci sono però tante persone che per questioni tecniche devono averle ascoltate. E questo è un grossissimo problema, perché chiunque ora può dire qualsiasi cosa senza che nessuno possa smentire: questo è un grosso problema che non è stato considerato a sufficienza".
E' quanto ha dichiarato Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia e alla guida del movimento Agende Rosse, intervistato da La Cosa, il blog di Beppe Grillo, sulla vicenda delle conversazioni tra il capo dello Stato Giorgio Napolitano e l'ex ministro Nicola Mancino, indirettamente intercettate su mandato dei pm che indagano sulla presunta trattativa stato-mafia e che avevano messo sotto controllo le utenze di Mancino. Borsellino ha inviato anche un messaggio di solidarietà al pm Nino Di Matteo, uno dei magistrati che indaga sulla cosiddetta trattativa, e "agli altri magistrati che oggi sono in pericolo. Di quelle intercettazioni non è trapelata neppure una riga, credo sia la prima volta in Italia", ha aggiunto, eppure "la Procura di Palermo è stata accusata e c'è in atto un provvedimento disciplinare contro Di Matteo per averne parlato in un'intervista, sebbene fossero già uscite notizie di stampa in merito che lui ha solo ammesso".


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