giovedì, aprile 18, 2013

Quirinale, nulla di fatto

Franco Marini
Dopo la bocciatura di Marini, fermatosi a 521 preferenze, nel pomeriggio nessun candidato ha raggiunto il quorum: 418 schede bianche, 230 voti per Rodotà, 90 per Chiamparino. M5s: "Ipotesi Prodi solo se Rodotà rinuncia"
ROMA - Come era nelle previsioni anche la seconda votazione per l'elezione del presidente della Repubblica si è conclusa con un nulla di fatto. Nessun candidato, al termine dello spoglio, ha raggiunto il quorum. Le schede bianche sono state 418, Stefano Rodotà ha ottenuto 230 voti, seguito da Sergio Chiamparino che con 90 voti a favore raddoppia le preferenze rispetto alla prima votazione. Prima di tornare in aula, il Pd aveva annunciato la propria intenzione di votare scheda bianca. La terza votazione per l'elezione del Capo dello Stato inizierà venerdì mattina alle dieci nell'Aula della Camera. Poco prima, alle 9.40, si terrà la conferenza dei capigruppo.


MARINI BOCCIATO
. Nella prima votazione, quella svoltasi in mattinata, la candidatura di Franco Marini aveva fatto flop. I dati dimostrano che il candidato al Colle, fermandosi a quota 521, ha avuto 151 voti in meno del quorum necessario (pari a 672 voti, i due terzi del plenum). Il bacino potenziale dal quale partiva il candidato al Colle era di 745 voti: Pdl, Lega, Fratelli d'Italia, Pd (tranne i 51 renziani) Scelta Civica. Ebbene, rispetto al serbatoio complessivo Marini ha avuto 224 voti in meno.

Stefano Rodotà, candidato dal movimento Cinque stelle, ha avuto molti più voti rispetto ai 163 di partenza: all'ex presidente dell'autorithy per la privacy sono andati 240 voti, 77 di più: 45 sono di Sel, altri 32 sono venuti probabilmente dal Pd. Coloro che non hanno votato per Marini, hanno manifestato il loro dissenso  in vari modi: la scheda bianca è stata la scelta fatta da 104 grandi elettori.

Molti Renziani hanno votato per l'ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che ha avuto 41 voti. Romano Prodi ha avuto 14 voti, Emma Bonino 13, Massimo D'Alema 12. In dieci hanno votato per la riconferma di Giorgio Napolitano, altri sette hanno dato la preferenza a Anna Finocchiaro, in due hanno votato per il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri e per il premier Mario Monti. Ci sono state 18 schede disperse (voti andati a candidati che hanno avuto una sola preferenza), mentre altre 15 schede sono state considerate nulle. In totale, i parlamentari che non hanno votato per Marini sono stati 478. Non avendo eletto il Capo dello Stato, il Parlamento in seduta comune dovrà tornare a riunirsi questo pomeriggio. L'Assemblea è convocata alle 15.30.

I RISULTATI DELLA PRIMA VOTAZIONE. Questi i risultati ufficiali della prima votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Presenti e votanti: 999. Marini 521, Rodotà 240, Chiamparino 41, Prodi 14, Bonino 13, D'Alema 12, Napolitano 10, Finocchiaro 7, Cancellieri 2, Monti 2, disperse 18, bianche 104, nulle 15.

M5S: "IPOTESI PRODI SE RODOTA' RINUNCIA"
. "Noi andiamo avanti con Rodotà". Lo conferma Roberto Fico, di M5S, chiarendo che il nome di Prodi potrà essere votato "solo se tutti i candidati M5s prima di lui nella rosa dovessero rinunciare". "Faccio un appello a Vendola e a Sel affinchè votino Rodotà fino all'ultimo, perché se cambiassero non sarebbero seri e si metterebbero insieme a chi vuole solo perpetuare questo sistema che, invece, noi vogliamo cambiare" aggiunge Fico. "Il Pd faccia ora un gesto audace. Come quello che abbiamo fatto noi" commenta anche Sergio Puglia che esclude in prospettiva la prospettiva di una convergenza con il Pd sul nome di Prodi, nonostante il Professore sia nella rosa dei candidati M5S. "Prima di arrivare a Prodi si devono ritirare Rodotà, Zagrebelsky, Bonino e gli altri che sono davanti a lui". Per Carla Ruocco con Rodotà e il suo successo "abbiamo 

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