sabato, maggio 18, 2024

Lunedì 20 maggio nella sede centrale dell’I.I.S.S. “Don Giovanni Colletto” verrà inaugurata, alla presenza dei magistrati Giuseppe Ayala e Leonardo Agueci, del responsabile Ansa Sicilia Franco Nuccio e del sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi, la mostra fotografica “L’eredità di Falcone e Borsellino”

Lunedì 20 maggio nella sede centrale dell’I.I.S.S.

“Don Giovanni Colletto” verrà inaugurata, alla presenza dei magistrati Giuseppe Ayala e Leonardo Agueci, del responsabile Ansa Sicilia Franco Nuccio e del sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi, la mostra fotografica “L’eredità di Falcone e Borsellino”

23 pannelli, donati al liceo dal comune di Corleone, sono stati realizzati dall’agenzia giornalistica Ansa per onorare la memoria dei due magistrati e di tutti gli uomini caduti sul fronte del contrasto alla mafia.Attraverso 150 foto dell’archivio storico dell’agenzia Ansa, integrate da brevi testi relativi ai fatti e ai personaggi presi in considerazione, raccontano la storia di Falcone e Borsellino. Alcune delle foto, donate direttamente dalle famiglie dei due magistrati,li restituiscono nella loro dimensione più intima e privata.

Il percorso fotografico con la forza delle immagini catturate e fissate dagli obiettivi dei fotografi ricostruisce in un percorso organico la vicenda dei due magistrati divenuti simbolo ed icona internazionale della lotta alla mafia e rievoca un pezzo di cronaca della Sicilia con i suoi protagonisti, con gli scenari, gli eventi e le atmosfere che lo hanno caratterizzato e che hanno segnato in modo forte la storia della nostra Italia. I due magistrati, come testimoniato dalle immagini, sono stati accomunati da un percorso di vita parallelo: dalla nascita e dall’infanzia vissuta in un quartiere popolare di Palermo, agli studi e all’ingresso in magistratura, dalla costituzione del pool antimafia, al maxiprocesso, alle stragi di Capaci e di via D’Amelio del 1992, in cui a distanza di pochi giorni, persero la vita assieme alla giudice Francesca Morvillo e alle donne e agli uomini delle scorte che li accompagnavano. La mostra documenta anche la forte presa di coscienza della società civile e la reazione dello Stato che, a seguito delle stragi, ha portato all’arresto dei principali boss mafiosi.

L’evento e la collocazione dei pannelli, che resteranno esposti negli spazi comuni del primo piano dell’istituto e quindi saranno perennemente fruibili dagli studenti, rientra nell’alveo delle iniziative portate avanti dal liceo “Don G. Colletto” di Corleone per promuovere attraverso la memoria e la conoscenza la cultura della legalità e della cittadinanza attiva perché, per usare le parole di uno degli ultimi discorsi pubblici tenuto da Paolo Borsellino“la lotta alla mafia non deve essere solo una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, che deve coinvolgere tutti, specialmente le giovani generazioni, proprio perché meno appesantite dai condizionamenti e dai ragionamenti utilitaristici che fanno accettare la convivenza col male, le più adatte cioè, queste giovani generazioni, a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità.  

 

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