mercoledì, maggio 15, 2024

Corleone, le scuole e le forze dell’ordine il 23 maggio organizzano “la fiaccola della legalità” nel nome di Falcone e Borsellino

Sono trascorsi trentadue anni dal quel drammatico 23 maggio 1992 quando lo stragismo mafioso fece esplodere una bomba di tritolo su un tratto dell’Autostrada A29, vicino Capaci. Nel feroce attentato persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie, Francesca Morvillo, anch'essa magistrato, e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Poche settimane dopo, nell’attentato mafioso del 19 luglio 1992 in via D’Amelio, furono uccisi il giudice Paolo Borsellino con Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. 

Le due stragi hanno profondamente scosso la società civile che ha fermamente condannato l’arroganza e la prepotenza della criminalità mafiosa e si è mobilitata per il riconoscimento e la promozione della giustizia, della legalità, della libertà e della solidarietà che sono i valori che stanno a fondamento della nostra Carta Costituzionale. Consapevole dell’insostituibile ruolo educativo per la

formazione di una coscienza civica e democratica, le scuole di Corleone, in collaborazione con forze dell'ordine operanti nel territorio - il Commissariato di PS, la Compagnia Carabinieri, la Tenenza della Guardia di Finanza, il Corpo dei Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale Regionale e l’Esercito Italiano- insieme al Comune, hanno promosso la “Giornata della legalità 2024”.

Il 23 maggio 2024 le strade di Corleone saranno attraversate e vissute da ragazze e ragazzi provenienti dalle diverse scuole del territorio afferenti all’Ambito 21 per condividere, con le modalità del canto, della musica, del gioco e dello sport quei valori di giustizia, di libertà, di solidarietà, di legalità e di impegno che hanno guidato e illuminato la vita dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, fino al loro estremo sacrificio. Risuonano profetiche le parole di Giovanni Falcone: “gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. E, a distanza di tanti anni, le loro idee hanno continuato e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini e donne che trasmettono alle generazioni più giovani un’eredità di valori e di impegno. In maniera plastica, questo passaggio di consegne segnerà l’avvio della “Giornata del 23 Maggio”. Le vie di Corleone saranno attraversate da una ideale staffetta: un rappresentante delle forze dell’ordine e uno studente insieme percorreranno un tratto di strada per consegnare il testimone, la Fiaccola della legalità, alle altre coppie di teofori, costituite da rappresentanti delle forze dell’ordine e studenti e, da tappa in tappa, lungo il percorso che attraverserà il paese, si giungerà in piazza Falcone e Borsellino per accendere il braciere, alimentato dall’apporto di tante fiammelle provenienti dalle varie scuole in cui quotidianamente gli studenti apprendono, attraverso i saperi, i valori che stanno a fondamento del vivere democratico. Dopo l’accensione del braciere, le scuole saranno protagoniste presentando lavori e/o esibendosi in spazi appositamente fissati. La lotta contro la criminalità mafiosa richiede un movimento culturale e morale capace, come ci ricorda Paolo Borsellino, di coinvolgere “tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo della libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”. Ed è con l’auspicio della “bellezza del fresco profumo della libertà” che la scuola di Corleone si prepara ad accogliere gli studenti e vivere insieme, in uno spirito di condivisione e di creatività, nel nome di Giovanni e Paolo, la Giornata del 23 maggio.

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