lunedì, maggio 06, 2024

Casteldaccia, cinque operai morti per le esalazioni nella rete fognaria. Due di loro erano accorsi per salvare i colleghi


di Alessia Candito e Francesco Patanè

Sono rimasti intrappolati mentre stavano eseguendo dei lavori nei cunicoli della località in provincia di Palermo

Casteldaccia (Palermo). Cinque operai sono morti a Casteldaccia in provincia di Palermo. Sono rimasti intrappolati in una vasca interrata dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Azienda municipale acquedotti (Amap) mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nella struttura. Un altro operaio è in gravissime condizioni ed è stato intubato sul posto e trasferito in elisoccorso al Policlinico di Palermo. Due suoi compagni di lavoro, rimasti feriti lievemente, sono ora ricoverati all’ospedale di Termini Imerese. Le vittime sono Epifanio Assazia, Giuseppe La Barbera, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano.

Sei operai, degli otto coinvolti, sono dipendenti della ditta Quadrifoglio group srl di Partinico (Palermo). L’azienda lavorava su mandato della municipalizzata palermitana Amap che si occupa della gestione idrica in città e in alcuni comuni della provincia. Uno degli operai sarebbe un interinale dell'Amap.

Tre operai erano scesi nella vasca interrata per i lavori, sono rimasti intossicati ma hanno avuto la forza di chiedere aiuto prima di morire. Sono accorsi altri quattro colleghi e due li loro sono morti a loro volta. Dei due rimasti vivi uno è in gravi condizioni. Fatali le esalazioni tossiche.

“Se fossero state prese tutte le precauzioni del caso, tutto questo non sarebbe successo”, ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo Girolamo Bentivoglio Fiandra. Bentivoglio ha confermato che a uccidere gli operai sono state esalazioni di idrogeno solforato e ha escluso che ci sia stato un crollo all'interno delle fognature come precedentemente ipotizzato.

I lavori lungo la strada statale 113 sono partiti dopo ripetute segnalazioni per anomalie della rete fognaria, nel tratto tra l'intersezione con via della Rotonda e la stazione di sollevamento denominata "Vini Corvo". Per la loro esecuzione, l’Amap ha incaricato la ditta privata Quadrifoglio Group di Partinico. I lavori prevedevano la messa in quota dei pozzetti e la disostruzione con ausilio di autospurgo.

La Repubblica, 6 maggio 2024

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