domenica, giugno 03, 2012

Il mio urlo contro la mafia raggiungerà l'Africa

Vito Damiano
di Pippo Giordano
Nel 1982 un generale dei carabinieri, Carlo Alberto Dalla Chiesa, all'epoca prefetto di Palermo, aveva inaugurato una nuova stagione per parlare di mafia: andare nelle scuole palermitane per portare agli studenti il verbo antimafia. Ricordo, perché ero presente, che non solo gli studenti, ma la società e i mass media, plaudirono all'iniziativa. Purtroppo, il sogno di Dalla Chiesa è stato infranto, il 3 settembre di quell'anno, in via Isidoro Carini. Oggi, 2012 nonostante i giorni più cupi della nostra Repubblica, con le stragi del 92/93, c'è un altro generale dei carabinieri Vito Damiani, neo sindaco di Trapani. che rivolgendosi ai ragazzi di una scuola, ha detto: “Le manifestazioni sulla mafia? Meglio di no. I corsi sui prodotti tipici locali? Ben vengano”.
“Non bisogna parlare di mafia. Perché le si dà importanza. E poi i giovani si spaventano. Questo sì che è un bel progetto quelli nei quali si parla sempre e solo male di mafia, in realtà danno importanza ai mafiosi. Bisogna invece puntare su progetti improntati allo sviluppo sociale. Questi sono i progetti che io sosterrò da sindaco”.
Alle sua dichiarazione fa eco l'assessore regionale per l'Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrimo: “orgoglioso a proposito delle affermazioni dal sindaco di Trapani Vito Damiano sull’inopportunità di parlare di mafia nelle scuole, e sulla opportunità, invece, che in tutti gli istituti di istruzione della Sicilia si realizzino progetti educativi per la diffusione della cultura della legalità”. “Progetti – prosegue – messi in atto con la convinta collaborazione dei docenti e con l’utilizzo di risorse finanziarie da parte di questo assessorato cosi’ da prefigurare un modello didattico virtuoso che venga preso ad esempio anche da altre regioni italiane”.
Sia il generale in pensione che l'assessore, però dovrebbero spiegare ai ragazzi, e bontà loro anche a noi, come si fa a diffondere la “ cultura della legalità” senza parlare di mafia. Cosa diranno ai giovani? Che la mafia non esiste come ebbe a dire Sgarbi a Salemi, salvo poi sciogliere il suo Comune per mafia?
Ecco, sindaco Vito Damiani e assessore Mario Centorrimo, perché avete così paura di parlare di mafia? Mi chiedo, sarò deficiente se da alcuni anni, come del resto fanno in tanti, vado nelle scuole a parlare di mafia e m'accorgo che invero i giovani hanno sete di sapere?
Il vero problema è che voi volete “cummugghiare” (coprire) quel che purtroppo è una triste realtà non solo della Sicilia. E, il vostro modo di pensare mi riporta agli anni della mia infanzia, quando non era possibile parlare di mafia o quando poi diventato grande mi sono accorto che persino lo Stato obbligava a tacere. E, no! Damiani e Centorrimo, i nostri ragazzi devono sapere, i nostri ragazzi devono essere informati che ad uccidere poliziotti, carabinieri, magistrati, è stata la mafia. Anzi, adesso che mi ricordo, egregio sindaco, la prossima volta che va in una scuola di Trapani dica agli studenti che ad uccidere Barbara Rizzo e i suoi figli, i gemellini Salvatore e Giuseppe Asta, nella strage di “Pizzolungo” non è stata la mafia, ma degli alieni venuti da Marte. Per favore, glielo spieghi senza far riferimento alla mafia che Cosa nostra voleva uccidere il giudice Carlo Palermo ed invece ha assassinato la mamma coi due bambini.
Comunque, sindaco e assessore già prima di voi un altro ha detto che non bisogna parlare di mafia. Silvio Berlusconi.
Faccio un appello alle scuole di Trapani, invitatemi e vi prometto che non parlerò di mafia, ma urlerò con tutte le mie forze a tal punto da far giungere la mia voce sino in Africa: altro che non bisogna parlarne.
Il mio urlo contro la mafia raggiungerà l'Africa.
Domenica, 03 Giugno 2012

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