lunedì, febbraio 13, 2012

Strada provinciale Corleone-Partinico: il presidente del consiglio Mario Lanza tradisce i cittadini corleonesi

Palazzo Comitini, sede della Provincia
«I lavori per la messa in sicurezza delle Sp 2 “Di Fellamonica” e Sp 4 “ Di Portella Poira” nel corleonese stanno rispettando i tempi contrattuali secondo la tabella di marcia. Entro la prossima primavera si procederà ad asfaltare i tratti dissestati, quindi si passerà alla stesura dei tappetini bitumati». E’ quanto hanno scritto in un comunicato stampa il Presidente della Provincia Giovanni Avanti e l’assessore alla viabilità e ai trasporti Gigi Tomasino, dopo l’incontro di giovedì scorso a Palazzo Comitini, al quale hanno partecipato il sindaco di Corleone Nino Iannazzo e il Presidente del Consiglio comunale Mario Lanza. Insieme a loro i consiglieri provinciali Mauro Di Vita e Luigi Vallone, con  i tecnici dell’Amministrazione. Come dire: “tutto va bene madama la marchesa”, alla faccia del consigliere Dino Paternostro, che pretendeva una seduta straordinaria del consiglio comunale, dei cittadini della zona del corleonese che lamentano una strada-colabrodo e del comitato “LaStradaPromessa” che ha avuto l’ardire di coinvolgere il Prefetto di Palermo.
Purtroppo, le cose non stanno come dicono Avanti e Tomasino, con la complicità di del sindaco Iannazzo e del presidente Lanza. E questo lo constatano ogni giorno le centinaia di automobilisti costretti a percorrere la provinciale Corleone-San Cipirello-Partinico. Fa male, comunque, assistere al voltafaccia del presidente del consiglio comunale Mario Lanza, che nei primi di dicembre si era impegnato a convocare il consiglio comunale di Corleone (l’aveva dichiarato persino alla stampa) e, in quella sede, alla presenza anche dei consigli comunali della zona, chiedere conto e ragione della sospensione dei lavori di manutenzione straordinaria della strada. Adesso, invece, ha concordato di essere convocato alla Provincia, insieme al sindaco Iannazzo, per impedire ad Avanti e Tomasino di finire sott’accusa. Ha preferito tradire gli interessi dei cittadini di Corleone e della zona, in cambio di un miserabile accordo politico per le elezioni di Corleone (pare che Lanza e Di Vita ormai facciano parte della stessa cordata). Iannazzo, invece, temiamo che abbia fatto soltanto l’utile idiota. Ma si possono svendere gli interessi sacrosanti dei cittadini per degli accordi da politica politicante? Come può adesso Lanza continuare a guardare in faccia i suoi concittadini? (d.p.)

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