sabato, febbraio 11, 2012

Cracolici e Ferrandelli all'Astoria, prima uscita della "strana coppia"

Antonello Cracolici e Fabrizio Ferrandelli
"SERVE una ventata di aria fresca per portare il cambiamento in questa città", dice Antonello Cracolici presentando Fabrizio Ferrandelli alla platea dell'Astoria, piena di militanti ed elettori mobilitati dal capogruppo del Pd all'Ars. Ferrandelli, 31 anni, il candidato del Polo civico, è in assoluto il più giovane tra i candidati in corsa. E questo è il giorno in cui prende forma la confluenza tra il mondo dei movimenti che sostiene l'ex capogruppo di Italia dei Valori e l'area politica che fa capo a Cracolici, Lumia, Graffarra e Apprendi, ma anche agli "amici di Innovazioni".

Cracolici spiega al pubblico che non si tratta di un'anomalia: Ferrandelli "per il suo coraggio e la temerarietà" rappresenta colui che, tra i candidati in campo, interpreta la sintonia tra partiti e società civile e che "se si esce fuori dal filo spinato del recinto del centrosinistra, portando al voto quelli che cinque anni fa hanno votato contro Orlando sindaco, si ribalta finalmente il 61 a 0". E' l'ex sindaco della Primavera, che ha deciso l'espulsione di Ferrandelli da Italia dei Valori, al centro delle battute al vetriolo del deputato regionale. "Sembra  -  dice Cracolici  -  il gendarme della Borsellino. 
Orlando sta invecchiando male, somministra pillole di inquietudine, per adombrare il sospetto che le primarie siano inquinate. Così si può sempre candidare lui. Ha inventato un nuovo reato: l'inquinamento preventivo. Cosa succederà se le primarie sanciscono la vittoria di Ferrandelli?". Ferrandelli spiega che la lettera di espulsione non gli è ancora arrivata e che "chi accetta le regole democratiche delle primarie si sottopone al giudizio degli elettori. Chi vince sarà affiancato dagli altri. Se vinco chiederò a Idv il sostegno". 

Circa ottocento persone invadono la sala. Ci sono i consiglieri comunali Rosario Filoramo (area Marino), Ninni Terminelli, Vincenzo Tanania, Cesare Mattaliano e truppe di giovani leve del partito, venuti a conoscere il candidato sindaco senza tessera del Pd. Le operaie della Coalma, l'azienda conserviera, stanno sedute in ultima fila. Più avanti ci sono gruppi di forestali, quelli della cooperativa "Picchettini" dei Cantieri Navali, un pezzo del circolo dell'Amat, il dirigente regionale dell'Ast Giovanni Vajola, le rappresentanti della cooperativa Ecolife. 
Tanti i docenti universitari, da Nino Buttitta a Cesare Airoldi, da Franco Russo a Salvatore Costantino. In sala anche due manager della Sanità, Renato Li Donni e Pippo Pecoraro, l'ex commissario del Comune di Palermo e city manager Nicolò Scialabba, vicino all'Mpa, che dice: "Mi chiedo se chi si candida a sindaco è consapevole di cosa vuol dire governare una città in stato di default". 

Folta la squadra dei giovani dell'Udu, il sindacato studentesco vicino alla Cgil, mobilitati dal consigliere comunale Tanania, coi coordinatori Marco Sucameli, membro del cda d'Ateneo, e Pasquale Di Pollina. Gaetano Merlo, consigliere di circoscrizione, dice: "Ferrandelli era l'unico candidato del centrosinistra che potevamo sostenere". Tra i volti noti, il producer Pippo Bisso, l'imprenditore Massimo Maniscalco, Fino Visalli responsabile dell'ente di formazione Alibi Club, l'attore Sandro Dieli, l'ex presidente della Provincia Pietro Puccio, Renato Ruggieri, uno dei primi fondatori del Pd. Presenti, a titolo personale, esponenti del Cna, della Cgil, della Lega Coop, di Legambiente.
 (a. r.)
La Repubblica, (11 febbraio 2012)

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