martedì, dicembre 28, 2021

In memoria di Zino Mastrilli, esempio di bontà, amore e condivisione di valori

Zino Mastrilli con la moglie Antonella


MARCELLA MENOZZI*

(Il discorso in memoria di Zino Mastrilli pronunciato stamattina dalla nuora Marcella Menozzi durante I funerale nella chiesa di Gesù Maria e Giuseppe di via Sacra Famiglia a Palermo)

Zino caro, siamo tutti qui, la tua famiglia, gli amici, i conoscenti, tutti coloro che hanno avuto la fortuna di apprezzare la tua nobiltà d’animo, la tua bontà, la tua discrezione. Anche Antonella, la tua Antonella, è qui con noi, accanto a te, anche se non fisicamente. Sta ancora lottando per guarire e tornare a casa da noi, dai vostri adorati nipotini Riccardo e Alessia.

Le tue preghiere che lei potesse salvarsi sembra siano state ascoltate dal Signore, in cui tu hai sempre fermamente creduto.

Antonella è stata sempre in cima ai tuoi pensieri, hai sempre, in ogni istante della tua vita, nutrito una vera e propria venerazione vero di lei e ti sei sentito spesso, a torto, inadeguato accanto a lei che hai sempre guardato con sguardi colmi di ammirazione.

Eppure do voce ai pensieri di Antonella dicendo che è solo grazie alla tua presenza e al tuo sostegno incondizionato che lei ha potuto fare ciò a cui tiene di più, riscattare la memoria di suo padre, il cui impegno, come tutti i presenti sanno bene, è per lei motivo di vita e sempre lo sarà. E tu Zino, sempre al suo fianco, sempre disponibile ad accompagnarla, a viaggiare perché compisse la sua missione.

Dal Diario di Antonella riporto ciò che lei scrive:

“ Zino mi ha dato la felicità, mi è stato devoto e alleato, l’ho sentito comprensivo e condiscendente con me, mi ha regalato stima e dolcezza, ed è stato esemplare con i nostri figli. Era quello che cercavo. So che è molto, e so di essere stata fortunata; Zino non era con me a condividere il mio dolore di orfana durante l’infanzia e l’adolescenza, ma lo ha condiviso dopo, quando gli ho raccontato tutto, alleggerendomi l’animo. Insieme abbiamo sopportato la perdita del nostro primo figlio, la malattia e la morte di mio fratello, la scomparsa della mamma. Ma soprattutto, insieme siamo stati felici, e lo siamo pure adesso. Guardo ai traguardi che abbiamo raggiunto e mi sento realizzata.”

Concludo ricordando la voce dello psicologo che in una telefonata ad Alberto che riferiva dei biglietti d’amore che tu ed Antonella vi scambiavate da una stanza all’altra dell’ospedale, finchè è stato possibile.

E ricordando le parole di Zino ad Antonella “Vita mia, anima mia, amore mio, come stai?”

Per lui era più importante che sopravvivessi tu, Antonella cara, e conoscendolo ha pregato per questo.

Zino, adesso riposa in pace e stai tranquillo che ci occuperemo noi dell’amore della tua vita, proprio come hai sempre fatto tu.

Veglia su di noi da lassù, insieme a mio padre, anche lui anima buona come te.

*Marcella Menozzi

nuora di Zino Mastrilli

e Antonella Azoti

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